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mercoledì 28 aprile 2010

Bambini che imitano gli adulti ...




Bambini che imitano gli adulti

Per i bambini imitare gli adulti è una forma di apprendimento e fa parte del processo naturale di crescita.


L'imitazione dei bambini è un comportamento che si può definire normale, e guai se non fosse così. E' proprio imitando i grandi che imparano a crescere, assorbendo tutto ciò che vedono fare sopratutto dalle figure di cui si fidano di più: mamma e papà. I primi tre anni di vita del bambino sono importanti per il suo sviluppo psico-fisico ed è per questo che occorre fare attenzione nei comportamenti, per non influire in modo negativo sul bambino.
Il bambino imita tutto, senza sapere il motivo, senza sapere esattamente il significato, così come ripete tutte le parole che sente, e lo fa anche questo senza capire cosa vogliano dire, per questo è utile non dire mai parolacce e parlare sempre in modo consono.

Imitare per poi affinare le informazioni apprese
Il bambino si può dire che imita in modo passivo, ma questa operazione non è passiva, anzi, questa caratteristica fa parte dell'apprendimento durante la prima infanzia.
Come dimostrerebbe un esperimento condotto dall'University of  Washington a Seattle, secondo cui a 14 mesi due bambini su tre, se vedono una donna spegnere l'interruttore della luce con la testa,  fanno la stessa cosa, benché sia più facile e naturale farlo con le mani. Il motivo è stato spiegato dagli esperti psicologici americani che sostengono come in una società complessa come quella umana, è meglio incamerare da piccoli il maggior numero maggiore possibile di informazioni senza comprenderne a tutti i costi la ragione, per poi elaborarle e metterle in discussione più tardi, apportando miglioramenti e modifiche.
Gli esperti dicono che non occorre insegnare ai bambini a cantare, ma di avvicinare i piccoli alla musica magari facendogli ascoltare delle canzoni. Lo stesso vale per la lettura, non occorre insegnare al bambino a leggere ma avvicinarlo alla lettura, sfogliando insieme i libri. Sono tutti stimoli che lo aiuteranno a crescere e a imitare.


Le imitazioni variano a secondo dell'età del bambino
  • I primi mesi il neonato copia le espressioni e il volto, imita la mamma perché è a stretto contatto con lei. Il neonato imparerà a sorridere perché la mamma gli sorriderà, imparerà poi i suoni e le diverse espressioni per comunicare.
  • A partire dai 9 mesi invece il bambino passa dalle percezioni ai volti delle persone. Ora comincia a capire quale atteggiamento fare a seconda del la situazione in cui si trova. 
  • All'anno di età  il bambino imita gli atteggiamenti dei genitori ma anche degli altri adulti che lo circondano. In questa fase il bambino assorbe di tutto senza difficoltà, non c'è bisogno di fargli vedere chissà cosa, perché impara tutto in modo naturale. 
  • Dai 3 ai 4 anni il bambino si trova nella fase delle domande, ne farà tante sopratutto per quelle che riguardano la sua identità. Sono molti utili a quest'età i laboratori teatrali che vengono proposti dall'asilo. 
  • Poi in età prescolare  il bambino si troverà nella fase dell'apprendimento volontario. E così, a scuola il bambino vorrà copiare dalla lavagna, vorrà praticare la stessa disciplina sportiva del suo amichetto del cuore. È giusto quindi seguire la sua volontà per stimolarlo il più possibile.

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