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lunedì 28 maggio 2012

SCIENZA: La plastica minaccia la fertilità maschile

La plastica minaccia la fertilità maschile



La plastica minaccia la fertilità maschile


SCIENZA: La plastica minaccia la fertilità maschile: La plastica minaccia la fertilità maschile La plastica, oltre ad essere nociva per l’ambiente, rischia anche di compromettere la ferti...

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domenica 27 maggio 2012

Magrezza estrema: colpa dei media





Magrezza estrema: colpa dei media?
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lunedì 21 maggio 2012

marcia delle sgualdrine





 marcia delle sgualdrine

 Sbarca in Europa il movimento nato negli Usa: donne che rivendicano il diritto di andare vestite come vogliono senza sentirsi accusare di 'attirare gli stupratori'. Sembra una cosa Anni '60, invece, a quanto pare, ce n'è più bisogno che mai .


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 Arriva in India la protesta contro la violenza e la discriminazione sessuale, sotto il nome volutamente provocatorio di "marcia delle sgualdrine".


 Come ci insegna la storia, in diverse occasioni le donne si sono riunite in segno di protesta verso qualcosa, occupando la scena sociale e, soprattutto, esprimendo il proprio pensiero. Le forme utilizzate sono state le più disparate e vedevano coinvolte migliaia di manifestanti caparbie e risolute nel loro intento.
Un esempio di questo tipo, da qualche tempo, sta contagiando le donne di diverse parti del mondo, riunite per dar voce ai loro diritti. Partita infatti dal Canada, l'iniziativa delle partecipanti è confluita nella cosiddetta "marcia delle sgualdrine", all'interno del quale si sono riunite donne di ogni età, rigorosamente nude o seminude. Le protestanti sono scese in piazza per rivendicare le loro libertà e, soprattutto, la propria sessualità. Come si sà, infatti, in molte parti del globo, ancora, la donna non ha valore umano, restando sottomessa al volere degli uomini, nei diversi gradi di parentela.

Vestite da "sgualdrine", le protagoniste del movimento "si mettono a nudo", per mostrarsi nella loro intera figura femminile. L' intento provocatorio sottolinea la voglia di queste donne di liberarsi degli schemi sociali e dalle proibizioni che le vengono imposte. In tal modo, esse sono libere, almeno per un giorno, di farsi vedere da tutti per quello che realmente sono, senza veli o burqa che coprono la personale bellezza fisica. Sebbene alla marcia partecipino anche donne libere di pensare e di agire, la solidarietà mostrata alle compagne musulmane, israelite e di altre culture, è servita ad incuriosire l'opinione pubblica.

Nelle società più democratiche, spesso, sfugge il reale spessore del problema femminile nelle altre parti del pianeta. Il benessere e il successo inebriano l'uomo occidentale, che, ormai, tratta alla pari la donna, non limitando la propria libertà. Sebbene la parità possa portare ad invidie di sesso, nulla toglie che il rispetto dei diritti femminili abbia raggiunto importanti risultati. In alcuni casi poi, sembra che i ruoli si siano capovolti e che l'uomo abbia lasciato il proprio posto, per assumere quello che prima era riservato alla figura femminile.

Nonostante le forme di protesta, i dibattiti sociali ed altre forme di divulgazione del pensiero femminista, la situazione non cambia in quelle zone dove il diritto maschile ha la supremazia sul sesso opposto e dove aumentano i pregiudizi sulla differenza sessuale. In questi luoghi, l'antica cultura prevarica sulla modernità, lasciando al proprio destino migliaia di bambine, ragazze, madri, etc.
Dunque, puntare i riflettori sui loro problemi non guasta, anzi stimola a cercare soluzioni e a fornire loro aiuti e protezione. La convivenza con culture diverse e l'integrazione delle donne non libere potrebbero essere un utile spunto di riflessione. Fortunatamente, nel mondo, sono tante le donne pronte a combattere e a dichiarare ciò che pensano.

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giovedì 17 maggio 2012

italiani e prostitute



italiani e prostitute


  I recenti casi violenza e sfruttamento riaprono il dibattito sul mercato del sesso a pagamento. Che viene regolamentato in Germania, Olanda e in parte anche in Spagna. E proibito a Stoccolma. L'Italia sceglie l’ipocrita via di mezzo: chiudere un occhio.



Donne obbligate a prostituirsi, schiave contro la propria volontà, oggetti di proprietà da vendere o mettere in palio. Ragazze minorenni gettate nel mondo del sesso a pagamento e costrette ad abortire quando capita “l’incidente”. Due casi di cronaca riportano l’attenzione sul tema della violenza nel mondo della prostituzione.

A Roma sono stati arrestati dai carabinieri otto rumeni, tre donne e cinque uomini, accusati di aver creato un’associazione criminale per la tratta degli esseri umani e lo sfruttamento della prostituzione. La banda convinceva giovani connazionali a venire in Italia con la promessa di un lavoro, salvo poi privarle dei documenti e obbligarle a prostituirsi. Alcune donne sono state marchiate a fuoco, come il bestiame, con le iniziali del “proprietario”. Venivano anche usate come “posta” nel gioco d’azzardo. A Licata, in provincia di Agrigento, i militari dell’Arma hanno chiuso un night club dove, questa è l’accusa, veniva gestito un giro di prostitute rumene, anche minorenni. Una di loro sarebbe stata costretta ad abortire.

Il mercato del sesso in Italia si trova in un limbo tra legalità e proibizione. La legge non punisce penalmente la prostituzione, ma condanna il favoreggiamento, l’induzione, lo sfruttamento, la prostituzione minorile. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Delle 50-70 mila prostitute presenti in Italia (dati del 2010 forniti dalla commissione affari sociali della Camera), il 65% esercita in strada, una percentuale che oscilla tra il 5 e il 10% è vittima dello sfruttamento e le minorenni sarebbero addirittura tra il 10 e il 20% (dati del Gruppo Abele di don Ciotti). Il numero dei reati subiti dalle prostitute, al netto di sfruttamento e violenze da parte dei “papponi”, è impressionante: furti, rapine, pestaggi, stupri, omicidi. Non esiste un dato aggregato, ma anche solo guardando le notizie di cronaca nera – e molti reati non vengono denunciati e quindi scoperti - emerge una situazione preoccupante. Anche da un punto di vista sanitario la mancanza di controlli crea numerosi problemi: su nove milioni di clienti, un’ampia maggioranza chiede di non usare il preservativo (addirittura l’80% secondo i dati del Gruppo Abele). E tra le prostitute, specie a seguito dell’ingresso nel mercato di moltissime stranieri irregolari, aumentano i casi di Hiv, senza contare le malattie sessualmente trasmissibili meno gravi ma più diffuse.

Per far fronte ai problemi di sfruttamento, criminalità, degrado urbano e allarme sanitario, altri Stati europei hanno adottato un modello “regolamentari sta” della prostituzione. Il caso più noto è quello dell’Olanda. Qui la prostituzione non è mai stata penalmente perseguibile, ma dal 2000 è divenuta un’attività perfettamente legalizzata ed è diventato legale anche aprire “case di tolleranza”. Le prostitute devono aver compiuto i 18 anni di età e devono essere residenti regolarmente in Olanda. L’attività viene controllata dalla polizia, dal fisco e dai servizi sanitari. I comuni decidono quali zone adibire all’esercizio della prostituzione e la polizia le presidia per evitare episodi di microcriminalità. Ad esercitare in strada è una esigua minoranza (meno del 5%). Non tutto funziona perfettamente, l’attività per sua natura è difficile da regolamentare, specie ai fini fiscali. Sacche di sfruttamento permangono, ma potendosi concentrare su queste l’attività di polizia è più efficace.

Anche la Spagna, paese di tradizione cattolica come l’Italia, ha regolamentato il mercato del sesso, anche se con qualche ripensamento. Nel 1995 il governo socialista di Felipe Gonzalez Marquez decise la depenalizzazione delle attività collaterali alla prostituzione, creando di fatto una situazione di tolleranza anche per i bordelli. Nel 2003 il governo popolare di Felipe Aznar cancellò la depenalizzazione, ma molte autonomie locali decisero di proseguire il percorso iniziato nel 1995 provvedendo a regolamentare lo svolgimento dell’attività al chiuso. Oggi in Spagna da un lato si cerca di contrastare la prostituzione su strada (una recente legge catalana in materia ha sollevato un aspro dibattito), dall’altro si vanno diffondendo locali a luci rosse, noti come “casas de alterne” o “club”. A Valencia, notizia recente, una scuola per prostitute (l’Academia del placer) ha lanciato lo slogan “Se sei giovane e non trovi lavoro, diventa prostituta”, facendo nascere una polemica. In ogni caso, nei “club” l’uso del preservativo è obbligatorio e sono garantiti controlli di ordine pubblico e di carattere sanitario. Rimangono però dei problemi di evasione fiscale e sporadici fenomeni di “tratta” di esseri umani.

Il paese con il maggior numero di prostitute in Europa, secondo le stime, è la Germania dove sono circa 400mila. Nel 2002 è stato depenalizzato il favoreggiamento, e la prostituzione è stata equiparata a un qualsiasi altro lavoro. Chi si prostituisce può scegliere un inquadramento da lavoratore autonomo o dipendente, deve pagare le imposte sul reddito e l’Iva, e le case di appuntamenti sono imprese registrate. Sono obbligatori i controlli sanitari e l’uso del preservativo. Visto il numero elevato di soggetti coinvolti nel mondo della prostituzione rimangono problemi di attuazione della legge, e i pagamenti in contanti favoriscono l’evasione. Per questo alcune amministrazioni locali chiedono come tassa una somma forfettaria. I comuni hanno inoltre la facoltà di vietare la prostituzione in specifiche aree.

Oltre a questi, altri Stati in Europa (Ungheria, Austria, Grecia, Lettonia, Svizzera e – in parte – l’Inghilterra) hanno adottato diverse forme di regolamentazione. Diametralmente opposto l’approccio alla prostituzione nei paesi scandinavi, noto anche come modello “neo-proibizionista”. Nato in Svezia nel 1999, e successivamente adottato da Islanda prima e Norvegia poi (2009), si fonda sull’idea che la prostituzione è sempre una violenza dell’uomo sulla donna, anche quando questa afferma di essere consenziente. La conseguenza è la criminalizzazione del cliente e non della prostituta (come invece accade in molti Stati dell’est Europa), anche attraverso un forte stigma sociale: chi viene sorpreso a ricercare sesso a pagamento viene pedinato e fotografato, gli viene spedita una lettera a casa e al processo viene fatto sedere al fianco degli eventuali sfruttatori, per fargli capire da che parte ha deciso di stare. Questa politica repressiva sembra funzionare, anche perché gode dell’appoggio di quasi l’80% dei cittadini (che a proposito si sono espressi in ben 5 referendum): il fenomeno della prostituzione è praticamente scomparso, spostandosi negli Stati vicini.

Quale che sia il modello che si decide di scegliere, regolamentarista o neo-proibizionista, di sicuro va accantonato quello attualmente in vigore in Italia (chiamato “abolizionista”). Il prezzo che viene pagato alla criminalità, alla violenza, al degrado e alla diffusione delle malattie è molto più alto che non dove si è deciso di operare una scelta netta. Certo, da un lato il modello regolamentarista trova un ostacolo quasi insormontabile nell’opposizione della Chiesa e nella “morale pubblica” italiana. Dall’altro il modello neo-proibizionista si scontra col fatto che i paesi scandinavi hanno una cultura e un tessuto sociale non comparabili all’Italia. Senza contare che il numero di italiani che hanno rapporti sessuali regolari con prostitute (per passare alla “morale privata”) è uguale al numero degli svedesi. Di tutti gli svedesi: 9 milioni.

Tommaso Canetta


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posizioni sessuali



Le migliori posizioni sessuali per dimagrire

Posizioni sessuali per bruciare calorie e perdere peso. Vediamo quali sono le migliori per dimagrire.


Certo, fare l’amore non equivale a fare fitness, tuttavia è impossibile dire che non rappresenti una vera e propria attività fisica, capace di far bruciare al corpo un cospicuo numero di calorie, in base alla posizione scelta.  Vi piacerebbe scoprire quali sono le migliori posizioni sessuali per dimagrire? Vediamole, dunque.
Tra le migliori posizioni sessuali per dimagrire, senza ombra di dubbio, quella in piedi è certamente la migliore per bruciare calorie. L’amore fatto in piedi, infatti, finisce col rassodare i glutei, tonificare gambe e braccia e a scolpire l’addome. Se poi siete soliti avvinghiarvi sul corpo del partner, brucerete molte più calorie, visto che lavorerete di resistenza e sul controllo dei muscoli.
La posizione del missionario consente all’uomo di bruciare di più, ma la donna contraendo addominali e glutei durante l’amplesso, finirà per bruciare più calorie, oltre ad aumentare la durata di quest’ultimo.
La posizione dell’amazzone, ovvero quando la donna è di sopra a guidare il rapporto, favorisce un maggiore dispendio di calorie, dato il “duro” lavoro svolto dai glutei e dal tronco.
Il direttore del Centro di Medicina dello Sport di Padova, Bruno Fabbri, è dell’idea che attraverso il sesso è possibile bruciare fino a 600 calorie per singolo rapporto, tuttavia ad incidere sulle calorie bruciate è la durata dello stesso. Al fine di bruciare 600 calorie bisognerebbe fare l’amore almeno 1 ora, il che risulta abbastanza difficile se si pensa che la media dei paesi europei si aggira attorno ai 14 minuti.
Essendo dunque più relisti, fare l’amore in piedi per circa 10 minuti, porterebbe a consumare almeno 270 calorie, mentre per lo stesso lasso di tempo, nella posizione del missionario,  si consumerebbero sulle 150 calorie.
Al di là di quelle che possono rappresentare le posizioni sessuali migliori per dimagrire, bisogna ricordare che il dispendio energetico è correlato all’intensità fisica (ed emotiva) che si mette nel rapporto. Maggiore sarà il movimento del corpo, maggiori saranno i muscoli coinvolti, maggiore sarà il dispendio energetico. Come è ovvio che sia, brucia meno chi sta sotto, anche baciarsi contribuisce a bruciare calorie, persino spogliarsi.
Tra le altre cose, è bene sapere che ad incidere sul consumo di calorie vi è anche il contesto in cui il rapporto sessuale si consuma e gli stati d’animo provati durante l’amplesso. Ad esempio il sesso da tradimento provoca un maggiore consumo di calorie rispetto a quello fatto con la propria partner, stesso discorso per ciò che concerne il sesso occasionale o quello fatto in luoghi insoliti.


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COSA TI PORTA IL 2017 ?



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compri un paio di scarpe e anche il fidanzato


 Alzi la mano chi non ha comprato un paio di scarpe nuovo per un primo appuntamento. Se avessi una platea di donne davanti, sono convinta che tutte starebbero con il braccio sollevato verso l'alto.



Un negozio di scarpe in Malesia ha fatto di questo concetto la propria strategia di marketing: compri un paio di scarpe e anche il fidanzato. Non è proprio così semplice, ma è quello che devono aver pensato gli addetti di Shoes Shoes Shoes, che si trova a Kuala Lumpur, inventando lo Shoe Dating.

Appoggiandosi a un sito internet di dating, dedicato alle donne che hanno la passione per le scarpe (praticamente tutte), offrono l'opportunità di combinare incontri con uomini, che sono disposti a pagare parte dell'acquisto in cambio di un appuntamento.

Ogni uomo interessato si registra sul sito e sceglie 20 paia di scarpe che vorrebbero vedere indossate dall'eventuale compagna per una serata. Ogni cliente prima di effettuare l'acquisto potrà verificare sul sito internet del punto vendita quali modelli sono stati scelti e optare per uno di quelli. Se deciderà di accettare l'appuntamento galante riceverà uno sconto, che può arrivare fino al 100% del valore delle scarpe.

Scarpe nuove e cena garantita, insomma, ma il gioco varrà la candela? Anche se l'appuntamento dovesse essere deludente, almeno ci saranno un paio di scarpe nuove da poter sfoggiare e non si sarà obbligate più a rivedere il benefattore in questione.

E' anche vero che una ragazza d'oggi è perfettamente in grado di comprarsi da sola un paio di scarpe e con quelle conquistare l'uomo che desidera. Perchè una cosa è certa: spesso gli uomini non hanno buon gusto per le scarpe femminili.


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domenica 13 maggio 2012

Innamorarsi a Primavera


Innamorarsi a Primavera

 fa bene alla mente


Da pochi giorni è ritornata la Primavera che, come ogni anno, solleva gli animi di tutti quelli che l'attendono speranzosi. Con la bella stagione rinasce anche la voglia di amore e con essa la passione si accende per inebriare i cuori e per stimolare la mente di ognuno.
Con le giornate più lunghe sembra che lo stress quotidiano si riduca e che lasci posto alla voglia di uscire, di fare nuovi incontri e di condividere con essi momenti sereni e piacevoli. Ai cattivi pensieri si preferisce ilbuon umore, che dà sfogo alla voglia di apparire e di attrarre l'altro sesso.
Uscire dal guscio mentre tutto intorno rinasce è così utile a dare sfogo all'immaginazione. Creare opportunità per nuove conoscenze, infatti, vuol dire, aiutare il destino, che non sempre può essere negativo ma, piuttosto, può concedere forza ai più pessimisti. Vedere il bicchiere mezzo pieno esorta a valorizzare se stessi e ad agire nel pieno della propria vitalità. Questo pincipio non deve valere solo per i single in cerca di un'anima gemella ma anche e soprattutto per le coppie ben consolidate, che vivono un'intensa storia d'amore.
In questo modo, infatti, anche i più suscettibili al proprio cambiamento d'umore e a quello del partner, riscoprono la facilità del vivere quotidiano e soprattutto della convivenza nella vita di coppia. Proprio in questa condivisione, la coppia si riscopre, in un'esplosione di energia che, immagazzinata per tutto l'Inverno, gli dona la giusta dose di inventiva. In tal modo, il rapporto potrà riempirsi di nuovi e romantici momenti, colmi di affetto e capaci di rafforzare una relazione già esistente.
Sebbene, però ciò non sempre avviene, non bisogna lo stesso scoraggiarsi! Anzi è provato che, cercare soluzioni efficaci in Primavera stimola la mente e il corpo.
Ancora per molti la stagione primaverile è semplicemente la causa di allergie e di malanni. Fortunatamente, però qesta non è l'unica opinione esistente e sempre più persone credono che questa sia la stagione più proficua prima della tanto attesa Estate.

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pillole contro l’impotenza



Corea: bloccate pillole contenenti resti di bambini

Bloccate alla dogana della Corea pillole contenenti polvere di provenienza umana. Da agosto scorso sono state bloccate circa 17 mila capsule provenienti dalla Cina. Le pillole sarebbero utilizzate per combattere l'impotenza.



Sequestrate in Sud Corea migliaia di pillole contenenti polvere di provenienza umana. I media sudcoreani riferiscono che  la prima confisca di questo tipo di pillole, che dovrebbero combattere l’impotenza e migliorare le prestazioni sessuali, è avvenuta nell’agosto scorso. Da allora circa 17 mila capsule provenienti dalla Cina sono state bloccate: secondo gli agenti della dogana circa 35 tentativi di contrabbando delle pillole sono stati scoperti nel giro dell’ultimo anno.

Le pillole contenenti “resti” di provenienza umana vengono probabilmente prodotte in fabbriche cinesi situate nelle zone di Yanji, Qingdao e Tianjin.
Dalle analisi condotte sulle polveri si è determinata la provenienza umana: le capsule, come riportato dal San Francisco Times, contengono carne disidratata di feti o bambini al 99,7%.

I resti dei piccoli corpi sono stati conservati in frigoriferi e poi posti in microonde medicali. Una volta asciugata la pelle è trasformata in polvere e posta in capsule con erbe e altri ingredienti. Nonostante i diversi trattamenti a cui sono stati sottoposte le polveri i ricercatori hanno ricavato il DNA dei bambini da cui è stata presa la sostanza organica e ne hanno determinato il sesso. L’ipotesi dei giornalisti coreani è che gli ospedali cinesi abbiano rivenduto feti abortiti e bambini morti alle compagnie farmaceutiche che li hanno poi utilizzati per preparare le pillole incriminate.

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sabato 12 maggio 2012

PAM, VERGINE A 70 ANNI



PAM, VERGINE A 70 ANNI



LONDRA- Pam Shaw, una cabarettista di 70 anni ha dedicato tutta la sua vita al lavoro e alla carriera al punto da essere troppo occupata per pensare ad un uomo, ed è arrivata, alla sua veneranda età, illibata.
La donna ha dichiarato al The Sun, di non aver mai creduto al sesso prima del matrimonio e di non aver avuto tempo da dedicare ad un suo eventuale marito, ma ha aggiunto: «Ora è il momento. Sono pronto a fare il grande passo per il tipo giusto». Ha poi aggiunto: «I miei standard sono ancora molto elevati, però. Spero di incontrare un uomo alto, scuro, affascinante e milionario. Mi sento pronta per ill matrimonio e per andare a letto con un uomo. Non si è mai troppo vecchi per nulla. Basta guardare Joan Collins». Per lavoro era sempre vestita con abiti sexy e provocanti, ma non ha mai ceduto ad un uomo, non è mai riuscita ad avere un rapporto intimo con nessuno, perchè troppo convinta che fosse una cosa da condividere solo dopo un matrimonio, e per lei, da giovane, un matrimonio avrebbe significato troppe rinunce. Ora, a 70 anni è pronta per il grande passo, meglio tardi che mai.

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venerdì 11 maggio 2012

Barack Obama ; I matrimoni gay dovrebbero essere legali




 Barack Obama apre una nuova frontiera:
 il nativo di Honolulu è diventato il 9 maggio il primo presidente nella storia degli Stati Uniti ad avallare esplicitamente le nozze omosessuali.


E in Inghilterra, lo stesso giorno, David Cameron ha fatto marcia indietro.
La proposta di legge sulla legalizzazione delle nozze gay, che doveva essere citata nel discorso della Regina, è saltata.
ROMNEY: «IL MATRIMONIO È TRA UOMO E DONNA». In controtendenza rispetto alle dichiarazioni di Obama, sono arrivate le parole di Mitt Romney: «Il matrimonio in sè, è tra un uomo e una donna».
Il presidente degli Stati Uniti, in un'intervista rilasciata all'emittente tivù Abc (in onda il 10 maggio su Good Morning America), non ha usato mezzi termini: «I matrimoni gay dovrebbero essere legali». Incalzato dall'intervistatrice Robin Roberts, Obama ha rivendicato il proprio impegno negli anni passati, ricordando di aver abolito nel 2011 il cosiddetto Dont ask, don't tell  che impediva ai militari omosessuali di fare outing: «Per me è importante andare avanti e affermare come le coppie dello stesso sesso debbano potersi sposare».
JOE BIDEN ESPONE LA CASA BIANCA. L'apertura di Obama fa seguito a quella del vice Joe Biden, il quale per primo aveva detto: ««Mi sento assolutamente a mio agio con l'idea che persone dello stesso sesso possano sposarsi. E mi rincuora il fatto che una crescente maggioranza di americani sia pronta ad accettarle». Dichiarazioni che hanno esposto in maniera vistosa la Casa Bianca e 'costretto' il presidente Obama, rimasto defilato fino a quel momento, a pronunciarsi pubblicamente.
NOZZE GAY LEGALI IN 10 STATI AMERICANI. Il tema, però, resta estremamente delicato. I cittadini, nei referendum che si sono svolti tra il 1998 e il 2006 in 32 Stati americani, si sono sempre espressi in maniera negativa. Vero è che 10 Stati americani - New York e Maryland gli ultimi in ordine di tempo - hanno già legalizzato le unioni tra coppie dello stesso sesso, ma il risultato è da attribuirsi alle sentenze dei tribunali. Non al voto diretto dei cittadini americani.
QUANDO OBAMA CANCELLÒ LA 'NORMA CLINTON'. Obama, però, non demorde. La sua amministrazione ha già disconosciuto, a livello nazionale, il Defense of marriage act, la norma federale firmata da Bill Clinton nel 1996 che definiva il matrimonio unione esclusiva tra uomo e donna. Ora il 44esimo presidente degli Stati Uniti punta a fare un passo ulteriore per lasciare in eredità agli americani una nuova conquista: la parità di diritti tra coppie etero e omosessuali.

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Argentina, identità sessuale personale.


 L'identità sessuale è una percezione personale.
 Lo ha sancito il 10 maggio una legge argentina,
 destinata a entrare nella storia dei diritti civili.


Mentre il mondo era preso dall'apertura di Barack Obama ai matrimoni omosessuali, l'Argentina, che aveva già approvato le unioni gay due anni fa, ha compiuto un'ulteriore passo avanti e così il Senato ha approvato una normativa che definisce l'identità di genere come «un'esperienza intima e personale».
BASTA ESSERE MAGGIORENNI. Nel caso si sia nati uomini ma ci si senta donne, o viceversa, basta ora avere compiuto 18 anni per poter fare richiesta amministrativa e ottenere un nuovo certificato di nascita e carta di identità, con il cambiamento di sesso ovviamente registrato.
La notizia ha portato in piazza e nelle strade di Buenos Aires le comunità gay, lesbica e trans argentine che hanno festeggiato tutta la notte.

Garantiti anche i servizi sanitari per la chirurgia di adeguamento del corpo

La legge era già stata approvata alla Camera lo scorso dicembre e ha passato il vaglio del Senato con 55 voti a favore e un solo astenuto.
Certo la scelta non è stata semplice: il dibattito nella camera argentina è durato oltre tre ore, con ben 25 interventi da parte dei politici.
Ma ora è fatta. «Ogni persona potrà rettificare legalmente il sesso, il cambio di nome e di immagine quando non corrispondono con l'identità di genere autopercepita» c'è scritto nel provvedimento, che garantisce anche a carico del servizio sanitario nazionale le necessarie operazioni chirurgiche e il trattamento per l'adeguamento del corpo di chi desidera mutare sesso.
 «USCIAMO DALLE TENEBRE, POSSIAMO APPARIRE». Un cambiamento a dir poco innovativo e che ha snellito di gran lunga la procedura a livello documentario: prima si doveva aspettare una sentenza del tribunale per ogni singolo caso.
La normativa è stata accolta con soddisfazione da alcuni senatori, come Osvaldo Lopez, omosessuale, il quale ha dichiarato: «Questa legge dà la possibilità a molti di noi di avere luce, di uscire dalle tenebre, di apparire».
«LA SPERANZA DI VITA DEI TRANS È DI SOLI 35 ANNI». La senatrice Sonia Escudero invece, ha puntato tutto sui diritti dei cittadini, raccontando: «La comunità trans ha una speranza di vita di 35 anni e più del 90% dei transessuali si trova in situazioni precarie come la prostituzione e l'abbandono della scuola».
Per la Escudero, in conclusione, le circa 22 mila persone in tutta l'Argentina che fino a ora erano rimaste escluse dai «diritti umani fondamentali», d'ora in poi possono contare su una legge coraggiosa che garantisce loro assistenza e servizi.
E, non da ultimo, dà un forte scossone sulla questione dei diritti degli omosessuali e di chi è nato in un corpo che non riesce a sentire suo e vuole sfruttare le conquiste della scienza e della medicina per sentirsi bene con se stesso. -


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mercoledì 9 maggio 2012

Ridere fa bene alla sessualità



Ridere fa  bene alla sessualità


Incitata dalla pausa delle festività pasquali e dal calore delle giornate primaverili, se si vuole, la vita di coppia può vivere momenti sereni. Una buona dose di ottimismo e di allegria aiuta infatti a distogliere lo sguardo da altro per dirigerlo solo verso il proprio partner.
Per essere spensierati, bisognerebbe essere più ironici e, magari, anche autoironici e prendere un pò meno sul serio ciò che accade. A supporto di ciò, diversi studi hanno provato che ad aiutare il rapporto di coppia è soprattutto una buona dose di risate, da utilizzare e condividere in diversi momenti della giornata. Si pensa infatti che, soprattutto durante il sesso, la coppia si riscopre dietro il sorriso di entrambi i partner, che si rilassano e restano coinvolti nell'amplesso. Questo è quanto affermato dalla disciplina dello yoga, che consiglia a tutti gli amanti di applicarsi in ore ed ore di risate al giorno, anche se non si riesca a trovare un vero motivo per farlo. Si sostiene, infatti che dopo un primo finto riso, si procederà senza interruzione, contagiando chi sta accanto.
Scientificamente poi si ritiene che, durante l'atto del ridere, il corpo produce una sostanza che stimoli il godimento e che, quindi, aiuti la coppia ad attrarsi. Si consiglia nella vita di coppia, così di prendersi per gioco, o meglio di scherzare anche in momenti più passionali, rendendo tutto molto più semplice e solare.
In questo modo, almeno a letto, si limitano i contrasti di coppia e si spazza via quella forma distress che è nocivo per il rapporto intimo e sentimentale. Inoltre diventa più facile accettare i difetti dell'altro, senza creare fantasie inutili o magari cercare scuse per evitare il partner.
In fin dei conti, nessuno mai ha sconsigliato di ridere, nè tantomeno di condividere l'ilarità con la persona che più si ama. Attenzione però, non si vuol prescrivere nulla di preciso ma solo consigliare di "farsi 'na risata" per alleggerire le tensioni e per distendere i propri muscoli e il proprio corpo. I tempi e le modalità restano a discrezione del soggetto e della coppia, che, solo se vorrà, potrà provare sin da subito il gioioso esperimento.
E voi che ne pensate? Ridere ridicolizzerebbe la sessualità o aiuterebbe, invece a stimolarla?
Buon riso a tutti!

 leggi anke

http://cipiri9.blogspot.it/2011/08/ridere-protegge-il-cuore.html


http://cipiri9.blogspot.it/2010/11/lo-sai-ke-ridere-fa-bene-alla-salute.html

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Dedicato: A TUTTE LE MAMME DEL MONDO




  A TUTTE LE MAMME DEL MONDO



  Pasolini Mamma Roma finale
Dedicato:

Alle madri che stanno alzate tutta la notte tenendo in braccio i loro bambini ammalati dicendo "è tutto a posto tesoro, la mamma è qui con te".
Per quelle che stanno per ore con i loro bambini che piangono in braccio cercando di dare loro conforto.
Per tutte le madri che vanno a lavorare con il rigurgito nei capelli, macchie di latte sulla camicia e pannolini nella loro borsetta.
A tutte le mamme che riempiono le macchine di bimbi, fanno torte e biscotti e cuciono a mano i costumi di carnevale. E tutte le madri che NON FANNO queste cose.
Per le madri che danno la luce a bambini che non vedranno mai.
E quelle madri che hanno dato una casa a quei bambini.
Per le madri che hanno perso i loro bambini durante quei preziosi 9 mesi e che non potranno mai vederli crescere sulla terra ma un giorno potranno ritrovare in Cielo!
Per le madri che hanno collezioni d'arte di valore inestimabile appesi in cucina.
Per le madri che si sono gelate al freddo alle partite di calcio invece di guardare dal caldo dalla macchina così quando il bimbo le chiede "Mi hai visto, Mamma?" potranno dire "Certo! Non me lo sarei perso per niente al mondo !" pensandolo veramente.


A tutte le madri che danno una sculacciata disperatamente ai loro bambini al supermercato quando urlano facendo i capricci per il gelato prima di cena.
E per tutte le mamme che invece contano fino a 10.
Per  tutte le mamme che si sono sedute con i loro figli per spiegare come nascono i bambini.
E per tutte le madri che avrebbero tanto voluto farlo, ma non riescono a trovare le parole.
Per tutte le mamme che fanno la fame per dare da mangiare ai loro figli.
Per tutte le madri che leggono la stessa favola due volte tutte le sere e poi lo rileggono "ancora una volta".
A tutte le madri che hanno insegnato ai loro bambini di allacciarsi le scarpe prima che iniziassero ad andare a scuola.
E per tutte quelle che hanno invece optato per il velcro.
Per tutte le madri che hanno insegnato ai loro figli maschi a cucinare e alle figlie come si fa a ad aggiustare un rubinetto che perde.
Per tutte le madri che girano la testa automaticamente quando sentono una vocina chiamare "mamma!" in mezzo a una folla, anche se sanno che i loro figli sono a casa - o anche via all'università...

Per tutte le mamme che mandano i loro figli a scuola con il mal di pancia assicurandoli che una volta a scuola staranno meglio, per poi ricevere una chiamata dall'infermeria della scuola chiedendo di venirli a prendere. Subito.
Per tutte le madri di quei ragazzi che prendono la strada sbagliata e non trovano il modo di comunicare con loro.
A tutte le matrigne che hanno cresciuto i figli di altre madri donando a loro tempo, attenzione e amore.. e che non vengono apprezzate!
E per tutte le madri che si mordono le labbra fino a farle sanguinare quando le loro quattordicenni si tingono i capelli di verde.
Per le madri delle vittime delle sparatorie nelle scuole, e per le madri di chi ha sparato. Per le mamme dei sopravissuti, e le madri che guardano con orrore la TV abbracciando i loro figli che sono ritornati a casa sani e salvi.
Per tutte le mamme che hanno insegnato ai loro figli di essere pacifisti ed ora pregano per i loro di tornare a casa dalla guerra sani e salvi.

 Cos'è a fare una brava Madre ? La pazienza? La compassione? La determinazione? La capacità di allattare, cucinare e ricucire un bottone di una camicia nello stesso momento? O è nel loro cuore ?
E' il magone che senti quando vedi tuo figlio o figlia scomparire giù per la strada mentre va a scuola a piedi per la primissima volta?
Lo scatto che ti porta dal sonno al risveglio, dal letto alla ... alle 2 di notte per appoggiare una mano sul tuo bambino che dorme?
Il panico che ti viene, anni dopo, sempre alle 2 di notte quando non vedi l'ora di sentire la chiave nella serratura e sapere che è tornato a casa sano e salvo?
O sentire il bisogno di correre da dovunque tu sia per abbracciare i tuoi figli quando senti che c'è stato un incidente, un incendio o un bimbo che è morto?
Le emozioni della maternità sono universali, le stesse sono per le giovani madri che barcollano fra i cambi di pannolini e mancanza di sonno... e le madri più mature che imparano a lasciarli andare.
Per le madri che lavorano e quelle che rimangono a casa.
Per le madri single e quelle sposate. Madri con soldi, madri senza soldi.

Questo è per tutte voi. Per tutte noi.
Tenete duro.
Alla fine possiamo fare solo del nostro meglio.
Dire a loro tutti i giorni che li amiamo.

Fonte: internet - Autrice sconosciuta

Ogni giorno una decina di bambini nasce nel Centro di maternità di Emergency a Anabah, in un paese - l'Afghanistan - in cui la salute di madri e bambini è un'emergenza quotidiana: la mortalità materna è oltre duecento volte più alta di quella registrata nei Paesi dell'Unione Europea e in Nord America; il tasso di mortalità infantile è di 134 decessi ogni 1.000 nati vivi.
Emergency offre assistenza ginecologica, ostetrica e neonatale alla popolazione di un'area molto vasta del nord Afghanistan abitata da almeno 250.000 persone. Il Centro di maternità, situato nei pressi del Centro chirurgico di Emergency, è l'unica struttura specializzata e gratuita nella regione.

Aiutiamoli a completare i loro progetti in tutto il mondo

C'è un modo di contribuire alle attività di Emergency che non ti costa nulla: devolvere il 5 per mille della tua dichiarazione dei redditi a Emergency

Il codice fiscale di Emergency è 971 471 101 55

mamma emergency

EMERGENCYè un’associazione italiana indipendente e neutrale, nata 
per offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle
guerre, delle mine antiuomo e della povertà. Emergency promuove una cultura
di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani. L’impegno umanitario di
Emergency è possibile grazie al contribuito di migliaia di volontari e di
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mercoledì 2 maggio 2012

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