E' BELLISSIMA!
Era il 2014 e faceva caldo a Isfahan, in Iran.
Marzieh guidava la sua auto con il finestrino abbassato; come tante altre volte.
Nel traffico, una moto la affianca. Sopra, ci sono due uomini. Quello sul seggiolino posteriore, con gesto improvviso, indifferente alle telecamere che riprendono la strada,
getta dell'acido in faccia alla ragazza.
Marzieh urla mentre cerca di accostare l'auto. Per il suo viso non c'è più niente da fare.
Altre donne, sempre a Isfahan, subiranno la stessa sorte. La loro colpa era quella di non indossare i lugubri abiti tradizionali o di guidare un'auto.
Nessuno degli aggressori è mai stato arrestato.
Da più parti, le autorità sono state accusate di essere del tutto complici. Niente di strano in un paese governato da una casta ecclesiastica che emana leggi integraliste indirizzate, in particolare, a reprimere il genere femminile.
La stessa logica, a ben vedere, che ha guidato gli assassini a massacrare quelli di Charlie Hebdo. A compiere attentati qui e là per il mondo in nome di un dio misericordioso!
(LEI ha voluto farsi fotografare e ha chiesto che la sua foto venisse mostrata a tutti)
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