loading...

lunedì 27 aprile 2020

Irene Pivetti e le Mascherine Contraffatte


Irene Pivetti e le Mascherine Contraffatte


Coronavirus, Migliaia di Mascherine cinesi 
Sequestrate ad una Azienda di Irene Pivetti


Una società amministrata da Irene Pivetti è coinvolta in un'indagine per frode relativa al commercio di mascherine per proteggersi dal coronavirus. È la violazione dell'articolo 515 del codice penale per frode nell'esercizio del commercio l'ipotesi di reato su cui indaga la Procura di Savona nell'ambito delle migliaia e migliaia di mascherine Ffp2 in arrivo dalla Cina e sequestrate dalla guardia di finanza al terminal 2 dell'aeroporto di Malpensa, dove sono ora custodite. L'indagine, anticipata da Repubblica, era partita dal sequestro dei dispositivi in una farmacia a
 Savona con il marchio CE contraffatto.

Andando a ritroso nella catena della distribuzione si è risaliti alla società che li distribuisce in Italia, che da quanto emerso nelle ultime ore è la Only logistics Italia srl, di cui è amministratrice unica l'ex presidente della Camera, nel 1994, Irene Pivetti. La Procura di Savona guidata dal procuratore Ubaldo Pelosi sta continuando ad indagare e ad andare a ritroso nella filiera
 per risalire al produttore e ai primi distributori.

Irene Pivetti e le Mascherine Contraffatte

Irene Pivetti beccata dalla Guardia di Finanza a frodare con le mascherine.
Con una società da 50.000€ di capitale ha ottenuto per le vie brevi dalla Protezione Civile un appalto per 30 milioni di euro per mascherine che si sono rivelate non idonee.
Ovviamente ora sono sotto sequestro ( però aveva già incassato un anticipo del 60%).
Si è “giustificata” dicendo che i suoi fornitori cinesi l’hanno imbrogliata.
Ma il vero problema è che ha ottenuto dalla Protezione Civile un appalto e un anticipo che non è concesso a nessun altro, neppure a società ben più dotate.
Buon sangue leghista non mente.

.
Conosci lo ZODIACO 

per Sapere cosa Piace al/la Tuo/a  PARTNER


 I TUOI SOGNI DIVENTANO REALTA'
 OGNI DESIDERIO SARA' REALIZZATO 
IL TUO FUTURO E' ADESSO 
entra in
MUNDIMAGO

 I TUOI SOGNI DIVENTANO REALTA'   OGNI DESIDERIO SARA' REALIZZATO  IL TUO FUTURO E' ADESSO   entra in  MUNDIMAGO

.
loading...

lunedì 20 aprile 2020

Addio Luis Sepúlveda

Addio Luis Sepúlveda


Guerriero Coraggioso 

“Non sono incline a perdermi nei vecchi dubbi che tormentarono e fecero riflettere gli antichi filosofi, né ad avvertirne altri se non quelli necessari ad avanzare sull’unica strada che sento possibile, la strada della scrittura, la barricata a cui sono arrivato quando tutte erano state ormai spazzate via, quando già pensavo che non ci fosse più posto per la resistenza. Da Guimarães Rosa ho imparato che ‘raccontare è resistere’ e su questa barricata della scrittura resisto alla mediocrità planetaria, la mostruosa proposta unica di esistenza e cultura che incombe sull’umanità alla svolta del millennio”. 

Resterà, sempre e per sempre, indelebile, la voce sicura, la scrittura forte, il coraggio salgariano di un combattente della vita e delle lettere: Luis Sepúlveda, strappato alla vita, a 70 anni, dal Coronavirus in un ospedale di Oviedo. Non lo avevano distrutto le violenze e le torture di Pinochet: lui, Lucio, come lo chiamavano gli amici, fedele agli ideali e alle utopie di Salvador Allende. Non lo aveva disorientato l’esilio, il passare di terra in terra, con al fianco la moglie Carmen, poetessa.

Nessuno poteva fermare la sua penna: capace di denunciare ogni male, qualsiasi torto, sempre al fianco dei più deboli, degli emarginati, degli invisibili, dei dimenticati. Con il cuore e la testa, per lunghi anni, sempre rivolta al Cile, al Cile ferito, ma non umiliato, come scrisse in “Storie ribelli” (a cura di Ranieri Polese, traduzione di Ilide Carmignani, Guanda editore): “L’infame storia dell’infamia ha conficcato i suoi artigli nel Cile, ma - di questo saranno grati i miei figli e i figli dei miei figli - la gente migliore del Cile conserva il coraggio che ha reso possibile giorni migliori e la sacra ira dei giusti. E come loro, anch’io ripeto: NON SI DIMENTICA NÉ SI PERDONA”.

Luis ci lascia in eredità le sue storie, i suoi personaggi, le sue meraviglie, il suo sdegno e la sua tenerezza. Leggere i suoi romanzi era, ogni volta, spalancare una finestra sull’universo e sulle persone: “Il mondo alla fine del mondo”, “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, “Le rose di Acatama”, “Patagonia Express” e tanti altri. 
Tornano ricordi e malinconie e nostalgie.

Una lettura collettiva, al teatro Agnelli di Torino, organizzata da Assemblea Teatro, de “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore”, le sue parole per Víctor Jara (il poeta e cantautore ucciso dagli sgherri di Pinochet), che porto sempre con me: “Víctor Jara era il compagno artista, dirigente, intellettuale di alto livello, ma soprattutto, era l’aria pura di campagna, la voce di mille compagni che non avevano voce. Generoso, coerente, allegro, serio, fraterno, Víctor simboleggiava la parte migliore della mia generazione e oggi è l’esempio migliore del valore di quella generazione.

A volte, Víctor, quando la tua voce riempie la sala di casa mia o quando pulisco i vecchi dischi, uno dei miei figli domanda chi canta, e la risposta è sempre la stessa: quest’uomo che canta è mio fratello è in ognuna delle mie carezze ci sono anche le sue mani” (dalla prefazione, tradotta da Gina Maneri, a “Joan Jara racconta Víctor Jara una canzone infinita”, traduzione di Gabriella Ernesti, Sperling & Kupfer Editori). E quella volta con Maradona, come dimenticarla? Sono ad Asti, in occasione di un festival letterario, per intervistare Sepúlveda. Sto per entrare al ristorante, dove lo scrittore mi aspetta con la moglie Carmen, quando suona il telefonino.

È Salvatore Bagni da Cesenatico. L’ex centrocampista del Napoli mi dice: “Ciao Darwin, sono qui con Maradona. Ti vuole salutare”. Dico a Diego che sto per parlare con Sepúlveda e lui, subito: “Passamelo, sono un suo estimatore!”. Vedo Luis per la prima volta: “Ehm, mi scusi, non è uno scherzo, mi creda...Tenga il mio telefonino, Maradona vuole complimentarsi con lei”. Lucio mi guarda come si può guardare un matto. Sembra perplesso, sorpreso e smarrito. Ma prende il mio cellulare. E i due parlano a lungo, con Sepúlveda che, alla fine, sorridendo, dice a Carmen: “Era Maradona per davvero!”. Addio, guerriero. Mai capace di mentire perché “la verità è sempre sovversiva”. E ripeterò all’infinito queste tue parole: “Solo sognando e restando fedeli ai sogni riusciremo a essere migliori, e se noi saremo migliori, sarà migliore il mondo”.



.
Conosci lo ZODIACO 

per Sapere cosa Piace al/la Tuo/a  PARTNER


 I TUOI SOGNI DIVENTANO REALTA'
 OGNI DESIDERIO SARA' REALIZZATO 
IL TUO FUTURO E' ADESSO 
entra in
MUNDIMAGO

 I TUOI SOGNI DIVENTANO REALTA'   OGNI DESIDERIO SARA' REALIZZATO  IL TUO FUTURO E' ADESSO   entra in  MUNDIMAGO

.
loading...

venerdì 17 aprile 2020

Scopri anche Tu Come Fare Felice Una Donna

Scopri anche Tu Come Fare Felice Una Donna

Scopri anche Tu 
Come Fare Felice Una Donna
.


.
Conosci lo ZODIACO 

per Sapere cosa Piace al/la Tuo/a  PARTNER


 I TUOI SOGNI DIVENTANO REALTA'
 OGNI DESIDERIO SARA' REALIZZATO 
IL TUO FUTURO E' ADESSO 
entra in
MUNDIMAGO

 I TUOI SOGNI DIVENTANO REALTA'   OGNI DESIDERIO SARA' REALIZZATO  IL TUO FUTURO E' ADESSO   entra in  MUNDIMAGO

.

loading...

domenica 12 aprile 2020

Ringraziamo la Giornalista Giovanna Botteri


Ringraziamo la Giornalista Giovanna Botteri


Attacchi e insulti alla giornalista Giovanna Botteri, 
la solidarietà delle Cpo Fnsi e Usigrai Cpo Fnsi 
e Cpo Usigrai si schierano al fianco della giornalista Rai Giovanna Botteri, 
vittima di attacchi volgari e insulti via social network. «Se sei donna ti tirano le pietre: non lo accetteremo mai, la misura è colma», scrivono le Commissioni pari opportunità.

Ringraziamo la Giornalista Giovanna Botteri


Cpo Fnsi e Cpo Usigrai si schierano al fianco della giornalista della Rai Giovanna Botteri, vittima di attacchi volgari e insulti via social network. «Se sei donna ti tirano le pietre: non lo accetteremo mai e nell'esprimere vicinanza e solidarietà a Giovanna Botteri, diciamo che la misura è colma», scrivono in un comunicato congiunto le Commissioni pari opportunità.

«Gli attacchi volgari – prosegue la nota – con tanto di foto in prima pagina, del Giornale, gli insulti via social, addirittura con pagine di Facebook create ad arte per raccogliere odio, ingiurie e offese nei suoi confronti. Anche a sfondo sessista come è uso fare quando si attacca una donna. Infine l'editoriale di un consigliere di amministrazione della Rai, la sua azienda, che la mette alla berlina. Botteri faziosa, ballista, bugiarda per limitarci alle offese più edulcorate. Siamo dalla sua parte, dalla parte di una professionista che fornisce notizie e analisi, le stesse che si trovano su tutta la stampa nazionale e internazionale. Con buona pace di chi vorrebbe, loro sì, corrispondenze schierate con il nuovo inquilino della Casa Bianca. E ci chiediamo: può un amministratore della Rai attaccare una dipendente dell'azienda che fa con scrupolo e professionalità il suo lavoro? Dal direttore generale e dalla presidente della Rai attendiamo la risposta».


Giovanna Botteri, donna e giornalista.
Inviata Rai a Pechino in tempo di virus.
Dileggiata, insultata, derisa. Per i suoi maglioncini tutti uguali nelle dirette, per il suo presentarsi senza trucco e parrucco al mondo intero. Sotto le sue parole. 
Da leggere e tenere a mente. Sempre.

“Mi piacerebbe che l’intera vicenda, prescindendo completamente da me, potesse essere un momento di discussione vera, permettimi, anche aggressiva, sul rapporto con l’immagine che le giornaliste , quelle televisive soprattutto, hanno. 
O dovrebbero avere secondo non si sa bene chi…
Qui a Pechino sono sintonizzata sulla Bbc, 
considerata una delle migliori e più affidabili televisioni del mondo.
Le sue giornaliste sono giovani e vecchie, bianche, marroni, gialle e nere.
Belle e brutte, magre o ciccione. Con le rughe, culi, nasi orecchie grossi.
Ce n’è una che fa le previsioni senza una parte del braccio.
E nessuno fiata, nessuno dice niente, a casa ascoltano semplicemente quello che dicono.
Perché è l’unica cosa che conta, importa, e ci si aspetta da una giornalista.
A me piacerebbe che noi tutte spingessimo verso un obiettivo , minimo, come questo.
Per scardinare modelli stupidi, anacronistici, che non hanno più ragione di esistere.
Non vorrei che un intervento sulla mia vicenda finisse per dare credibilità e serietà ad attacchi stupidi e inconsistenti che non la meritano.
Invece sarei felice se fosse una scusa per discutere e far discutere su cose importanti per noi, e soprattutto per le generazioni future di donne.”
E ancora: "Lavoro come una dannata, corro, non ho tempo né voglia di pensare all’abito, ho comprato uno stock di maglie di diversi colori, le lavo e le rimetto. Tranquilli perché le cambio ogni giorno. Mi lavo i capelli, non mi interessa perdere tempo a farmi la messa in piega o a truccarmi, sono una donna normale. Faccio giornalismo non spettacolo."
#GiovannaBotteri



LEGGI ANCHE

#Leghisti #Parlateci di #Pippiamo ...
Una coppia di italiani è stata fermata e poi arrestata all'aeroporto di Lugano in Svizzera per traffico 
internazionale di stupefacenti. Ma di stupefacente c'è anche che la donna fermata non è un'illustre 
sconosciuta. Anzi. Si tratta infatti, della segretaria del gruppo parlamentare della Lega a Roma...

.
Conosci lo ZODIACO 

per Sapere cosa Piace al/la Tuo/a  PARTNER


 I TUOI SOGNI DIVENTANO REALTA'
 OGNI DESIDERIO SARA' REALIZZATO 
IL TUO FUTURO E' ADESSO 
entra in
MUNDIMAGO

 I TUOI SOGNI DIVENTANO REALTA'   OGNI DESIDERIO SARA' REALIZZATO  IL TUO FUTURO E' ADESSO   entra in  MUNDIMAGO

.
loading...
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

Post più popolari

Elenco blog Amici

Poni una Domanda e Clicca il bottone Bianco


CLICCA QUI SOTTO
.



Visualizzazioni totali