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Posizione del missionario
Pare che la definizione di questa posizione sia attribuibile ai primi missionari che andarono nelle colonie, e lì, con grande stupore scoprirono che le popolazioni facevano l’amore in modi differenti, per lo più con la donna sopra l’uomo. Fu un vero scandalo scoprire la donna dominatrice ed ecco perché i missionari consigliarono immediatamente un’inversione delle parti, lui sopra e lei sotto, e da qui la posizione prese il nome.
A chi piace
Posizione banale, maschilista ed eroticamente poco stimolante? Mica tanto. In fondo è il modo più naturale, romantico, un vis a vis intenso, complice ed erotizzante. Quindi non è da considerarsi così scontata.
Sono molti gli uomini e le donne che amano fare l’amore in questo modo, perché?
I maschi che gradiscono questa posizione sono solitamente tradizionalisti, hanno un carattere non propriamente paritario, e comunque solitamente vogliono avere loro l’ultima parola. Sono uomini che vogliono avere il controllo dell’amplesso, che vogliono decidere ritmi, tempi, intensità e pause, e può essere un vantaggio per coloro che sono un pò troppo “rapidi”.
Ma sono molte anche le donne che amano questa posizione perché può essere davvero coinvolgente; permette di vedere e sentire il proprio uomo, di essere in suo potere, consentendogli di fare il maschio. Essendo faccia a faccia poi, ci si può sussurrare frasi, baciarsi, guardarsi negli occhi e vedersi nel momento dell’orgasmo.
E il clitoride?
Ovviamente questo tipo di posizione non consente la stimolazione diretta del clitoride, ma ci sono alcune strategie che si possono mettere in atto per ovviare a questo inconveniente.
Per esempio prima della penetrazione si può giocare un pò con il pene, in modo che si soffermi sul clitoride prima di entrare direttamente in vagina. Una sorta di pre-penetrazione che può portare all’orgasmo.
Un’altra tecnica è quella della “minima penetrazione, massimo arretramento”, che consiste nell’alternanza di spinte profonde (che piacciono molto ai maschietti), e penetrazione leggerissima e veloce, quasi soltanto con la punta del pene. In questo modo la donna proverà un intenso piacere, perché vengono stimolati sia il clitoride che la vulva e le piccole labbra. Anche per lui il piacere sarà massimo, perché al classico vai e vieni, alternerà delle spinte orizzontali o rotatorie.
Alcune variazioni alla posizione del missionario
Se all’apparenza il “missionario” può sembrare una posizione di routine, sono sufficienti semplici e minimi dettagli per rendere questa posizione creativa e sensuale.
•Il cuscinetto sotto le natiche della donna, per esempio, consente una penetrazione che solleva l’angolo di ingresso del pene, e sarà più profonda.
•Stringere le gambe dopo la penetrazione, tenendole distese, renderà più stretta l’apertura vaginale e aumenterà la frizione del pene sul clitoride.
•La donna che spalanca le gambe al massimo, invece, avrà una sensazione molto forte dal punto di vista psicologico, perché significa che ci si apre all’uomo e al suo sesso.
•Usare le mani per amplificare il piacere, accarezzando il viso, le labbra, i capelli, ma anche le natiche e la donna potrà stringere il pene del compagno e guidarlo durante la penetrazione.
Oppure se eccita l’idea di essere completamente in possesso dell’uomo, ci si può fare legare e lasciare a lui il gioco!
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