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mercoledì 18 agosto 2010

Baby shower: la festa per il bebè in arrivo



Si tratta di un’usanza tipicamente americana, ancora poco radicata in Italia, ma che si sta diffondendo piano piano anche nei paesi Europei. Una festa per rilassarsi, ricevere buoni consigli per il parto, confrontarsi con le amiche e con altre donne. Un momento di allegria per la futura mamma circondata dall’affetto di amici e parenti. Ecco che cos’è il baby shower e come si organizza.



Le origini
In origine questa festa veniva fatta dalle donne dell’alta società americana in epoca vittoriana: si festeggiava la nascita del bambino organizzando un te pomeridiano e ci si scambiavano regali e consigli. Un tempo avveniva dopo la nascita perché la donna in gravidanza preferiva non appariva in pubblico. Con la società moderna la situazione è cambiata e si è preferito vivere questa festa quando la mamma è ancora in attesa. In origine la festicciola si faceva solo per il primogenito, ma ora è abitudine estendere l’ evento anche per gli altri figli.


Organizzazione
Il baby shower viene organizzato sempre dopo il 6° mese di gravidanza, quando i pericoli maggiori sono passati e si sa il sesso del nascituro. Per prima cosa la futura mamma deve decidere chi invitare e solitamente di festeggia in casa, all’ora della merenda perché è la situazione più facile da organizzare.
Il rito vuole si scelga un tema per preparare pietanze e decorazioni; si può scegliere il colore del nascituro oppure temi come gli animali della fattoria, personaggi dei cartoon o fiori.
Il menu può essere una ricca merenda con pietanze dolci, o se si decide per la domenica un brunch, con pizzette e pietanze salate.
Elemento chiave è poi il ricevimento dei doni per il futuro bebè; si tratta solitamente di abiti, accessori e giochini. In America è talmente diffusa questa usanza che i  negozi per bambini si sono organizzati proponendo delle liste regalo, per evitare i doppioni.


Aspetti psicologici
Queste feste possono essere un modo per condividere l’attesa con le amiche e parenti, alcune delle quali hanno magari già vissuto questa esperienza. Questo momento consente uno scambio di consigli e aneddoti che contribuiscono a ridurre le paure e le ansie legate all’evento che si avvicina. La donna in gravidanza ha bisogno di condividere le proprie aspettative, ansie e desideri con le altre donne, perché spesso la nascita di un figlio, in un’epoca sempre più centrata sulla solitudine, è un evento che sconvolge gli equilibri personali e familiari ed è fonte non solo di felicità ma anche di disagio. Ecco perché organizzare situazioni conviviali in gravidanza fa bene alla coppia e alla mamma.

In Italia?
In Italia si tratta di un’usanza ancora poco diffusa perché il nostro popolo ha un approccio ancora molto intimo e individuale nei confronti della gravidanza. Talvolta anche scaramantico! Si preferisce rimandare festeggiamenti e acquisti a dopo il parto, per essere certi che tutto sia andato bene.

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