Dicono 42 bugie alla settimana, 6 al giorno, il doppio di quelle dette dalle donna: non si tratta di bambini ma di uomini adulti. Le frottole più gettonate? Le donne e l’alcol. Una ricerca recente svela perché il sesso maschile è più propenso a mentire e cosa si nasconde dietro la frottola.
Le bugie
Tutti mentono, perché spesso la bugia aiuta a cavarsela in situazioni imbarazzanti e difficili. Tuttavia le menzogne non sono tutte uguali; ci sono quelle “bianche” dette per educazione e per non ferire la sensibilità degli altri. C’è quella che si racconta ai bambini per gratificarli, anche se ciò che hanno fatto non è proprio perfetto, e poi ci sono quelle a fin di bene. Più che soffermarsi se sia giusto o sbagliato mentire, bisogna valutare bene le persone che vogliamo ingannare e soprattutto il miglior modo per farlo. Tenere dei piccoli segreti è indice di maturità e indipendenza e se sono singoli episodi le bugie vengono ammesse. Il problema nasce quando si innesca un circolo vizioso, e la bugia viene usata per qualsiasi cosa.
Bugia segno di immaturità
Le bugie degli adulti sono più difficili da interpretare e spesso segnalano un disagio. Le persone mature possono anche esprimersi con la verità perché è indice di coraggio delle proprie azioni e di umiltà ad accettare i propri errori. Coloro che mentono spesso sono rimasti infantili e non riescono a crescere. Se nel bambino la bugia può esprimere le paure e i bisogni di rassicurazione, nell’adulto l’uso costante di menzogne sta ad indicare l’incapacità a maturare.
Le bugie in amore
Ci sono uomini che in amore raccontano menzogne sistematicamente, come abitudine, costruendo veri e propri castelli di fantasia. Spesso questa modalità rappresenta una autodifesa che scatta quando non si ha il coraggio di svelare alla propria donna un segreto perché non le si vuol fare del male. Si tratta però di una giustificazione ed è solamente la paura di essere lasciati o che qualcosa nel rapporto possa cambiare. Ma le bugie hanno le gambe corte e prima o poi la verità viene a galla!
I segnali
Gli occhi non mentono, e nemmeno la mimica e la gestualità del corpo. Se con le parole si possono inventare tante cose, la mimica è più sincera. Ecco a quali segnali prestare attenzione.
- Quando si racconta una bugia gli occhi si muovono più velocemente oppure si abbassa lo sguardo.
- Un segnale di menzogna è la coerenza tra parole ed espressioni; se l’interlocutore dice di stare bene ma l’espressione è cupa significa che qualcosa non va; se c’è discrepanza tra ciò che si dice e espressioni, è sempre meglio affidarsi alla mimica.
I bugiardi cronici
L’uomo Pinocchio ha una grande necessità di mantenere alta la sua autostima attraverso continue conferme sulle sue capacità, ma ha difficoltà a comprendere di aver bisogno di aiuto. Dopo una bugia gli uomini si pentono spesso, ma solo momentaneamente, perché poi non segue mai un reale cambiamento. L’unico modo per aiutare questi uomini è abbandonarli di fronte all’ennesima menzogna e costringerli a rimanere soli a riflettere sui propri errori.
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