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mercoledì 27 gennaio 2010

1 Formula matematica l' AMORE



1 Formula matematica l'AMORE

Esiste davvero un modo per far durare l'amore? Sembra di sì e che addirittura possa servire seguire una “semplice” formula matematica.


Si sa, la relazione perfetta non esiste, ma alle questioni di cuore hanno pensato molti psicologi, che si sono trasformati in abili matematici per formulare la teoria per far durare la coppia nel tempo. Questi studiosi hanno paragonato il rapporto amoroso ad un triangolo: se i tre lati sono tutti presenti ed equilibrio allora la coppia è sana. Una specie di teorema matematico atipico dove i protagonisti sono i sentimenti e i partner.

I lati della relazione amorosa
La teoria del triangolo dell’amore, elaborata da Robert Stemberg, sostiene che in ogni rapporto di coppia ci sono 3 elementi fondamentali, che corrispondono ai 3 lati della figura geometrica: l’attrazione fisica, o passione cioè il desiderio fisico, l’intimità costruita nel tempo quindi i sentimenti, e l’impegno, cioè l’aver scelto l’altro.
Ma vediamoli uno ad uno. Alla base del rapporto amoroso c’è sempre l’attrazione fisica, anche se è vero che l’infatuazione è destinata a spegnersi a breve, perché la passione, pur essendo fondamentale, non deve e non può essere l’unico elemento di una relazione che vuole durare. Con il passare del tempo, affinché una relazione sia sana, deve esserci spazio per i sentimenti e l’intimità; questo significa abbandonarsi a livello fisico, ma soprattutto psicologico, mettendo da parte le barriere difensive e aprendosi totalmente all’altro. Inoltre vivere insieme non significa solo provare affetto e avere una buona intesa fisica e psicologica, ma anche affrontare le quotidianità, porsi degli obiettivi comuni e condividere certe cose. Proprio questo lato del triangolo, cioè l’impegno, dona stabilità al rapporto.

Quali possibili combinazioni?
L’amore, nonostante le teorie, non è un teorema perfetto e immutabile, ma dinamico e in continuo cambiamento. Talvolta i tre lati del triangolo amoroso non mantengo lo stesso equilibrio a lungo, ma nel tempo possono cambiare combinazioni. Inoltre ogni coppia rappresenta una realtà a sé, con le sue variabili. Secondo questa teoria ci sono 8 possibili combinazioni.
Amore completo: si ha quando la formula è perfetta, e la combinazione ideale è quella più equilibrata dove intimità, passione e impegno sono ugualmente protagonisti del rapporto.
Amore fatuo: caratterizzato da passione e impegno, ma l’intimità è assente.
Amore amichevole: è una relazione dove manca l’attrazione fisica tra i partner, pur essendoci intimità e impegno.
Amore romantico: è ricco di intimità e passione ma privo totalmente di impegno.
Amore sterile: il protagonista è l’impegno, ma c’è poca intimità e passione.
Infatuazione: il fulcro è la passione, ma mancano totalmente impegno e intimità.
Simpatia: l’elemento chiave è l’intimità, ma mancano passione e impegno.
Non amore: in questo stato mancano tutti e tre gli elementi della triangolazione.

Come riaccendere l’eros
Quando l’eros si spegne un po’ è importante sviluppare confidenza con il corpo dell’altro, lasciarsi andare e sperimentare. Crearsi dei momenti di intimità come fare la doccia insieme, coccolarsi, andare alle terme.

Ravvivare l’intesa
Per migliorare l’intimità bisogna pensare all’altro come una persona a sé e non la metà mancante di noi stessi. Ogni tanto separarsi e avere interessi diversi risveglia la voglia di condividere più intensamente i momenti in cui si è insieme.

Come mantenere il legame
Trovare sempre il tempo per parlare dei propri obiettivi, dei valori che ci caratterizzano e del cammino da percorrere insieme. E poi ogni tanto scendere a compromessi e andare incontro all’altro.
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lunedì 25 gennaio 2010

ALCHIMIA E AMORE


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Il chimico che riuscirà ad estrarre dagli elementi che
compongono il suo cuore
la compassione
il rispetto
il desiderio
la pazienza
il rimpianto, la sorpresa, il perdono
per riunirli in un unico composto,
avrà creato quell'atomo
chiamato amore.

(kahlil Gibran)
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domenica 24 gennaio 2010

Credo in te, amore mio .........



Credo in te, amore mio.

Credo nel tuo sorriso,
spicchio di gioia per il mio cuore.
Credo nel tuo sguardo,
luce riflessa del tuo cuore.
Credo nella tua mano,
che sa tener salda la mia.
Credo nel tuo abbraccio,
approdo sicuro nel tuo cuore.
Credo nella tua parola,
espressione limpida del tuo amore.
Credo in te, amore mio,
così, semplicemente,
nelle trame silenziose
dei piccoli meravigliosi gesti
di ogni giorno.

Aurorablu
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Non ho bisogno di tempo



Non ho bisogno di tempo

Non ho bisogno di tempo
per sapere come sei:
conoscersi è luce improvvisa.
Chi ti potrà conoscere là dove taci
o nelle ore in cui tu taci?
Chi ti cerchi nella vita
che stai vivendo, non sa
di te che allusioni,
pretesti in cui ti nascondi...
Io no.
Ti ho conosciuto nella tempesta.
Ti ho conosciuto, improvvisa,
in quello squarcio brutale
di tenebra e luce,
dove si rivela il fondo
che sfugge al giorno e alla notte.
Ti ho visto, mi hai visto ed ora...
sei così anticamente mia
da tanto tempo ti conosco
che nel tuo amore chiudo gli occhi
e procedo senza errare,
alla cieca, senza chiedere nulla
a quella luce lenta e sicura...

Pedro Salinas, da "La voce a te dovuta"
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I ragazzi che si amano





I ragazzi che si amano

I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell'abbagliante splendore del loro primo amore.

Jacques Prevert, da "Poesie d'Amore"

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Paris at night



Paris at night

Tre fiammiferi accesi uno per uno nella notte
Il primo per vederti tutto il viso
Il secondo per vederti gli occhi
L'ultimo per vedere la tua bocca
E tutto il buio per ricordarmi queste cose
Mentre ti stringo fra le braccia.

Jacques Prevert, da "Poesie d'Amore"

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giovedì 14 gennaio 2010

Cosa fare e non fare al primo appuntamento





Cosa fare e non al primo appuntamento
Finalmente arriva il fatidico giorno dell'appuntamento con lui, ma...come comportarsi?


Dopo tanto tempo finalmente conosciamo qualcuno di interessante, qualcuno che ci attrae fisicamente e intellettualmente; dopo settimane di sguardi e parole rubate qua e là, finalmente si decide a chiederci di uscire. Attenzione però, errori e passi falsi sono dietro l’angolo. Ecco quindi qualche consiglio per non farlo scappare dopo il primo appuntamento.



Non essere troppo serie

Il primo appuntamento procura spesso imbarazzo, eccitazione e ansia che però rischiano di compromettere la rilassatezza e la spontaneità della situazione. Tuttavia si può riuscire a fare colpo, l’importante è cercare di essere se stesse, parlare spontaneamente, evitando però argomenti troppo impegnativi quali religione, politica o morale. Meglio parlare del più e del meno, senza prendersi troppo seriamente, sfruttando umorismo e simpatia, cercando di sdrammatizzare le situazioni di imbarazzo.



Svelarsi piano piano

Solitamente dopo aver riso e scherzato è facile finire a parlare di sé e a fare domande sulla vita dell’altro. Ok! L’importante è usare equilibrio e moderazione, evitando discorsi troppo lunghi e sfilze di domande. È importante aprirsi un po’ alla volta e non esporsi troppo al primo incontro.




Non spaventiamolo

Oggi le donne sono troppo sicure di sé e delle proprie armi, ma troppa sicurezza non aiuta l’uomo, che per natura è più timoroso. Quindi se da un lato farsi delle domande su ciò che proviamo è normale, evitiamo di lanciarci in dichiarazioni e se far capire a lui che siamo interessate può renderlo felice, non usiamo frasi troppo sdolcinate perché potrebbero spaventarlo.

Il silenzio in certi casi è d’oro soprattutto se la passione è appena nata, è inutile perdersi in discorsi, definizioni e chiarimenti. Piuttosto cerchiamo di lasciarci andare e viviamo le emozioni con spensieratezza.




Non parliamo degli ex e non esprimiamo giudizi

Rimandiamo il più possibile l’argomento vecchi amori, potrebbe essere imbarazzante, così come sono da evitare paragoni, confronti e soprattutto mostrare odio e rancore per il nostro ex fidanzato. Quando, invece, è lui a parlare di sé e della propria storia, armiamoci di pazienza e teniamo a freno la lingua. Lasciamolo parlare senza interromperlo, soprattutto non diamo consigli che non ci vengono chiesti! È importante ascoltarlo, mostrare interesse a ciò che dice, e cercare di ironizzare senza puntare il dito.



Mostrare indipendenza!

Se vogliamo rivederlo e frequentarlo evitiamo i programmi a lungo termine; spesso le donne, se trovano un uomo interessante, dopo un solo appuntamento si lanciano in mille progetti, e addirittura si vedono all’altare con l’abito bianco. Ma il sesso maschile ha un atteggiamento opposto; quindi è meglio sottolineare la propria indipendenza e i propri programmi, che non necessariamente coinvolgeranno lui. L’uomo ama la donna indipendente e non quella possessiva che si incolla e manda continui messaggi o lo cerca con numerose telefonate. Ogni tanto bisogna tenere a mente il vecchio detto: “in amor vince chi fugge”.



Pillole di saggezza

•non accettare il primo invito, se ha un interesse non demorderà

•ritardate di quei 5/10 minuti, aumentano il desiderio

•farsi venire a prendere o incontrarsi altrove, ma evitare casa sua

•fargli scegliere il luogo del primo appuntamento

•abbigliarsi in modo sobrio

•non essere troppo disponibili, ogni tanto dire che si hanno già precedenti impegni e declinare l’invito


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lunedì 11 gennaio 2010

PREGIUDIZI SULLE DONNE



“Chi dice donna dice danno”!
Ma sarà proprio vero?


Si è detto e sentito di tutto sulle donne: che non sanno guidare, che fanno solo pettegolezzi, che sono poco autocritiche, che si prendono sempre troppo sul serio, e potremmo continuare questo elenco all’infinito. Dal momento che in parte alcuni luoghi comuni nascondono un pizzico di verità, è importante imparare a soffermarsi su queste critiche, ma dimostrare agli uomini che non si può fare di tutta un’erba un fascio!



Donne pettegole

Ammettiamolo, qual è la donna che quando è in compagnia di amiche non ama sparlare delle assenti o di altre ragazze che passano? Ogni pretesto è buono: dal vestito fuori luogo, al nuovo taglio di capelli di un amica, alla scelta sentimentale dell’altra. Non sempre si tratta di pettegolezzi cattivi, ma sono comunque un modo per criticare sempre. Alcuni studi hanno dimostrato che questa forma di pettegolezzo, destabilizzando l’avversaria, serve a ritrovare fiducia in se stesse. E secondo le ricerche le donne aumentano la loro “acidità” tra la seconda e la terza settimana di ciclo mestruale, a causa di uno scombussolamento ormonale. Forse per sfatare questa visione che gli uomini hanno di noi, dovremmo imparare ad avere maggiore solidarietà femminile e, anziché criticare sempre, iniziare a fare i complimenti alle altre, anche in presenza degli uomini.


Donne troppo serie

Spesso gli uomini preferiscono stare con i propri simili perché si divertono, ridono e scherzano. Molte volte le donne si prendono troppo sul serio, non fanno battute e hanno poco senso dell’umorismo. Quindi impariamo a sfoderare il nostro humor, e a controbattere alle battute maschili, in questo modo gli uomini vedranno anche il lato comico della femminilità. Non è necessario fare battute volgari, ma è sufficiente non offendersi sempre quando gli altri scherzano di noi.


Le donne si perdono

Gli uomini sono convinti che il genere femminile non abbia affatto senso dell’orientamento; ma non sempre è così, semplicemente mentre i maschi hanno una visione globale dello spazio, le donne sono più concrete e bisognose di punti di riferimento, che se vengono a mancare causano il disorientamento. Non c’è nulla di male, la tecnologia è venuta in nostro aiuto, e basta comprarsi un gps, o studiarsi il percorso o semplicemente lasciarci guidare dagli uomini e goderci il panorama.
Alle donne il sesso non interessa

Anche questo è un mito da sfatare; non significa che se i maschi parlano ogni due per tre di sesso e le donne no, non siano interessate a una vita sessuale soddisfacente. Semplicemente uomini e donne sono differenti, mentre i primi producono più testosterone che causa un picco del desiderio, per le donne si tratta maggiormente di un desiderio mentale, e sono necessarie delle condizioni affettive di un certo tipo per innescare la voglia di fare l’amore. Quindi è importante spiegare ai compagni queste differenze e trovare insieme una soluzione. A volte basta davvero poco!



Le donne vogliono solo farsi sposare

Solitamente tutti desideriamo la stessa cosa: amore, figli, famiglia; semplicemente abbiamo tempi differenti. Le donne di solito hanno fretta, anche a causa dell’orologio biologico e si trovano a volte a saltare alcune tappe che per l’uomo sono fondamentali. Per risolvere questa situazione, calmiamoci, non stressiamo di continuo il partner e diamogli il suo tempo, facendogli capire il perché del nostro bisogno, ma immedesimandoci anche nelle sue paure.

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giovedì 7 gennaio 2010

Buoni propositi per il nuovo anno....



Tutti a inizio d’anno si fissano dei buoni propositi per l’anno che sta iniziando, proviamo a elencarne qualcuno, magari banale ma sempre utile.


L’anno è cominciato da pochissimo e tra le tradizioni non scritte c’è quella di fare un bilancio dell’anno appena chiuso e avere dei buoni propositi per l’anno appena iniziato. Credo siano in pochissimi a ritenersi perfetti, neppure Snoopy in una sua famosa vignetta diceva “Io non sono perfetto. Sono quasi perfetto.”, quindi anche i migliori hanno qualcosa su cui migliorare e allora iniziamo a vedere cosa mediamente ci si propone di fare.


Impegnarsi a fare anche le cose che non ci piacciono

Altro buon proposito è di fare qualcosa che non fate mai se non sotto minaccia di morte: lavare l’auto? aiutare la moglie a ordinare la cucina? mettere in ordine i libri accatastati sul tavolo?
Come vedete ce ne sono tantissimi, qui sono solo degli spunti, ce ne sono anche di più nobili o di più futili, anche se tutto è relativo a ogni singola persona. E non dite che tanto tra due mesi sarete da capo, sono tutte scuse.

Provateci, forza, la vostra coscienza vi ringrazierà, almeno per qualche tempo.



Dimagrire

La prima cosa è perdere i chili presi durante queste vacanze e magari aggiunti ad altri chili da smaltire che già ci affliggevano prima degli stravizi, quindi il diktat è “dimagrire, dimagrire, dimagrire” e qui ci si sbizzarrisce con iscrizione in palestra, dieta ferrea, basta ascensore, basta auto per andare in edicola (che si trova a 500 metri da casa).
Confessate uomini e donne, tutti avete pensato a questa cosa!


Parsimonia

Altro proposito che spesso si fa, è quello di razionalizzare gli acquisti, cioè, comprare cose utili e che comunque userò o indosserò e non farsi prendere dall’acquisto d’impulso soprattutto in questo periodo di saldi.

Spesso capita di farsi prendere dalla voglia di acquistare solo per il puro gusto di farlo, è bello prendersi qualcosa per sé ma almeno pensate per esempio “mi metterò mai questa maglia?” (e se l’avete presa di due taglie in meno solo perché era in offerta e vi piaceva il colore... ammettetelo, farà solo posto nell’armadio). Oppure comprare l’ennesimo servizio di bicchieri se già ne possedete 256.


Più tempo agli affetti

Altro impegno che ci si prefissa è quello di dedicare tempo agli affetti cui per vari motivi, come gli impegni di lavoro, la fretta e anche per la pigrizia, non si riesce a dedicare un poco di tempo. Quindi andate a trovare la nonna, anche se è noiosa e ripete sempre le stesse cose. La zia che vi fa sempre un caffè orribile e se non vivete più con loro, anche mamma e papà; probabilmente vi chiederanno se mangiate abbastanza e se vi ricordate di prendere il fazzoletto prima di uscire, ma portate pazienza, in fin dei conti è perché si preoccupano per voi.




Trovare del tempo per se stessi

Altro impegno è di arricchirsi personalmente o meglio di imparare qualcosa di nuovo che può essere fare un corso per imparare una lingua, che fa sempre comodo anche dal punto di vista professionale, oppure fare un corso di fotografia, o di tecniche di decoupage o se siete timidi, di recitazione; in molte città il comune ha un nutrito calendario con ogni tipo di corsi a prezzi economici.


Sorridere

Qualcosa che invece non costa nulla è quello di sorridere almeno 5 volte al giorno, oppure datevi voi un numero minimo, che può essere alla vicina di casa quando la incontrate in ascensore, al vostro capo, anche se lo odiate immensamente, al collega chiacchierone che vi sommerge di parole. Potete iniziare con 3 se 5 vi sembra troppo impegnativo.

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