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lunedì 28 giugno 2010

PIU' SESSO SE ABITI IN UN MONOLOCALE




Chi sceglie il monocale fa più sesso Lo conferma un sondaggio realizzato dal canale satellitare Leonardo Tv su 500 tra nuclei familiari residenti nelle province di Milano, Bologna, Roma e Bari. Più felice chi vive in 50mq ROMA – Atmosfera intima e accogliente, piccoli spazi, una sorta di nido accogliente e protettivo: dai vip alla gente comune, negli Stati Uniti come in Europa, le famiglie preferiscono case semplici e con poche stanze, monolocali o al massimo bilocali. E il sesso ne guadagna: in media 20% di rapporti in più per chi vive in 50 metri quadrati rispetto a chi preferisce appartamenti di oltre 100 metri quadrati. Lo conferma un sondaggio realizzato dal canale satellitare Leonardo Tv su 500 tra nuclei familiari, coppie e famiglie tra i 25 e i 65 anni, residenti nelle province di Milano, Bologna, Roma e Bari. Apripista della tendenza le star hollywoodiane, la cantante Jennifer Lopez e e la conduttrice televisiva Oprah Winfrey in testa: la preferenza va alla casa di modeste dimensioni. Per il 45% degli intervistati il motivo prevalente sembra essere di natura economica: non solo per i prezzi degli affitti, ma anche per i minori costi di gestione della casa. Il 32% invece ritiene che una casa di modeste dimensioni sia più vivibile, quindi, maggiormente gestibile da un punto di vista dell’arredo, della pulizia e della suddivisione delle zone giorno e notte. «Da tecnico dell’arredamento – dichiara Giorgio Tartaro, direttore editoriale del canale tv Leonardo - posso dire che la sfida nel trovare soluzioni progettuali ed estetiche funzionali per un appartamento di pochi metri quadrati è assolutamente stimolante. Gli spazi piccoli mettono sicuramente alla prova l’abilità dell’architetto». Per il 15% la casa di piccole dimensioni stimola la pratica del così detto «nesting», letteralmente fare il nido, come luogo di protezione contro il senso di insicurezza metropolitana o lo stress della vita quotidiana. Il restante 8% rivela varie motivazioni riconducibili alla necessità di stare da soli, senza condividere un tetto con un compagno o altri co-inquilini a vario titolo. A livello psicologico gli spazi ristretti migliorano la qualità del rapporto familiare, come spiega la sessuologa Serenella Salomoni: «Altro che crisi del maschio. I rapporti sessuali aumentano del 20% in media se si abita in una casa più piccola (non oltre il bilocale), complice l’atmosfera intima e di complicità che si viene a creare in un ambiente piccolo». Nonostante quindi l’emergere del fenomeno «Svendopoli», dove case di lusso sono state acquistate «in saldo» dai politici, l’opposto fronte dei fan dei piccoli spazi sta emergendo come la nuova frontiera del mercato immobiliare. Lo conferma anche il sito di annunci gratuiti locali «www.kijiji.it» che ha elaborato i dati estrapolati dalle ricerche effettuate e dagli annunci inseriti dagli utenti. A Milano, per fare un esempio, la «parola chiave» più cliccata è «monolocale».

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