La fedeltà è una questione affettiva, di cuore, di anima, mentre fisicamente gli esseri umani non siamo monogami, ma poligami per natura, per istinto animale siamo attratti da diverse persone e nello stesso tempo attraiamo tanti altri, siamo inclini sposti e propensi al cambiamento (di città, di vestiti, di cibo, di cultura, di emozioni) è nella nostra essenza. La monogamia l’ha creata la religione MONOTEISTA (un solo Dio = un solo amato o coniuge) poi la fedeltà monogama (come la verginità per le donne) l’ha creata il patriarcalismo, perché gli uomini non volevano allevare figli altrui, quindi per preservare la loro progenie (ecco perché se la donna non era vergine era da buttare via, ma l‘uomo vergine era uno stupido).
Quante
persone non hanno provato fedeltà affettiva per il proprio partner senza
smettere di amarlo eppure avere avuto una scappatella senza
significato?
La fedeltà fisica è impostante per chi è fedele affettivamente, ma se non c'è quella affettiva e sei fedele nel corpo è una fedeltà sterile. Diciamo quindi che la testa è poligama, perché capisce i condizionamenti storici, sociali, politici, religiosi, che ci hanno portato a vivere l’amore in questa struttura casa e chiesa, mentre nella fantasia tutti tradiamo, tutti immaginiamo storie di vario tipo, ma il cuore è monogamo, perché desidera la stabilità di un solo partner, comprende l’esclusività di un solo amore, si affeziona per forza di più ad uno che ad un altro in maniera totale.
Quindi, tutti noi subiamo questo contrasto, questo dilemma quasi schizofrenico, queste tendenze opposte. Il più lo subisce in silenzio e lo sfoga di nascosto (quindi il giro a prostitute, l’amante al lavoro, le ore perse dopo la mezzanotte al computer a guardare porno e via dicendo ….) e pochi ne parlano apertamente col partner e vi trovano complicità e comprensione.
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