Ridurre il divario nell'accesso ai servizi finanziari
e nell'emancipazione economica è il primo tassello
per contrastare i dati ancora allarmanti sulla violenza verso le donne.
Inclusione finanziaria delle donne,
punto di partenza contro le discriminazioni.
Di Mary Ellen Iskenderian*
Ancora oggi, nel 2018, essere donna è difficile. Nonostante i tanti risultati che le donne hanno raggiunto nel secolo scorso nel campo dei diritti sociali, politici ed economici. Soprattutto, è difficile essere una donna a basso reddito che vive in Paesi in via di sviluppo.
Violenze fisiche in famiglia per una donna su tre
Le donne subiscono violenza fisica. Più di un terzo di tutte le donne a livello mondiale ha subito violenze. In alcuni paesi, 7 su 10 donne riferiscono di aver subito violenza dal partner.
Una donna su tre ha subito forme di violenza fisica e sessuale da parte di partner o familiari. Dati generali e regionali. FONTE:Una donna su tre ha subito forme di violenza fisica e sessuale da parte di partner o familiari. Dati generali e regionali. FONTE: Organizzazione mondiale della Sanità.
Inquieta soprattutto l’idea che esistano 45 paesi ancora privi di leggi che qualifichino la violenza del partner come crimine. Anche la salute delle donne è a rischio. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che mille donne muoiano ogni giorno a causa di complicazioni durante la gravidanza e il parto la maggior parte in Paesi in via di sviluppo.
Trends and Statistics
In effetti, la povertà stessa è sessista. Un’analisi congiunta della Banca Mondiale e del database di monitoraggio globale delle Donne delle Nazioni Unite per della Banca Mondiale ha rilevato che vi sono inspiegabili differenze nel modo in cui il genere influenza la povertà, e queste differenze comportano che 5 milioni di donne vivono in estrema povertà in tutto il mondo, in particolare nell’Asia meridionale e nell’Africa sub-sahariana.
Dall’oppressione all’opportunità
Le sfide che affrontano le donne a livello globale sono multidimensionali e complesse, ma noi della Banca Mondiale delle Donne crediamo che esista una soluzione trasversale, che può avere un impatto ampio e offrire alle donne le migliori possibilità di passare dall’oppressione all’opportunità: l’empowerment economico attraverso l’inclusione finanziaria.
Affinché le donne possano decidere la direzione delle loro vite, è necessario metterle in condizione di accedere ai servizi finanziari di base, inclusi strumenti di risparmio e assicurazione, per consentire il controllo delle risorse finanziarie. Questo perché:
Le donne spendono, risparmiano e investono denaro in modo profondamente diverso dagli uomini. Forse la differenza più importante è che, quando le donne hanno voce in capitolo nelle risorse finanziarie, loro investono nella famiglia. Serve garantire che le donne abbiano un posto sicuro dove collocare i risparmi, che servano per pagare le tasse scolastiche o per ridurre gli shock economici che, troppo spesso, rischiano di provocare la rimozione di un bambino dalla scuola affinché contribuisca al reddito familiare.
Come gestori dei rischi delle loro famiglie, le donne sono pienamente consapevoli del danno che un’emergenza sanitaria imprevista può avere sulla stabilità della loro famiglia. Per milioni di donne a basso reddito, costruire una rete di sicurezza attraverso il risparmio e le assicurazioni è una priorità finanziaria.
Le donne sono anche un motore nella creazione di posti di lavoro e della crescita economica ma, sebbene le donne imprenditrici rappresentino quasi il 40% delle piccole e medie imprese (PMI), esse ricevono solo una frazione del finanziamento che spetta agli uomini.
Il gap nell’accesso economico
L’ultimo Global Findex mostra che oltre 1,7 miliardi di persone rimangono fuori dal settore finanziario formale. C’è una differenza di genere media pari al 9% che persiste nelle economie in via di sviluppo, con un divario a due cifre in molti Paesi. Come Banca Mondiale delle Donne, ci impegniamo a colmare questo divario nell’accesso economico.
L’effetto moltiplicatore dell’inclusione finanziaria
Progettiamo soluzioni finanziarie digitali sostenibili, investiamo in istituti finanziari in grado di servire questo vasto mercato non sfruttato delle donne, e collaboriamo con i governi per creare ambienti politici che consentano una maggiore stabilità economica
e prosperità per le donne, le loro famiglie e le loro comunità.
È questo ciò che intendiamo con empowerment economico: una soluzione sufficientemente solida per affrontare le numerose sfide che le donne devono affrontare. Non è una soluzione assistenzialista, ma una strada realmente sostenibile per le donne, che siano clienti o fornitori di servizi finanziari. Garantire alle donne la possibilità di ottenere una gamma completa di prodotti e servizi finanziari adeguati, accessibili e sicuri può avere un effetto moltiplicatore sul benessere dell’intera famiglia per generazioni.
Se stiamo cercando modi per migliorare la vita di milioni di donne e ragazze, investire nell’inclusione finanziaria è il punto più logico, efficace e sostenibile da cui partire.
* Mary Ellen Iskenderian è presidente e CEO della Women’s World Banking, no-profit dedicata a fornire alle donne a basso reddito l’accesso agli strumenti finanziari e alle risorse di cui hanno bisogno per raggiungere la sicurezza e il benessere. Precedentemente, ha lavorato per 17 anni presso la International Finance Corporation della Banca Mondiale.
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