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giovedì 30 luglio 2009

UOMINI PORNO DIPENDENTI



Identikit
Hanno tra i 25 e i 40 anni, quasi sempre accoppiati, quasi mai dediti a manie particolari, se non al voyeurismo che li spinge a cliccare continuamente su siti come Youporn, Xporn e simili. A quel punto seduti comodamente ad una scrivania assistono ad amplessi veri e propri, della durata di massimo 3-4 minuti. Solitamente tutto questo avviene di nascosto dalla compagna o fidanzata.

Qual è il problema?
Il fenomeno cresce ogni giorno di più, e secondo stime recenti sarebbero più di cinque milioni gli italiani che ogni mese visitano siti porno.
Queste persone possono essere considerate perverse?
Il confine tra una semplice mania e una dipendenza vera e propria è molto sottile, ma in teoria rappresenta una minaccia per le relazioni, dal momento che le partner vengono tagliate fuori da questa situazione. Tuttavia, non bisogna cadere in semplificazioni e generalizzazioni, e la cyberpornografia può rappresentare un nuovo modo di vivere la sessualità nella coppia, se viene vissuto come elemento aggiuntivo e non esclusivo del sesso.
Tutti i sessuologi sono concordi nel sostenere che il problema sussiste quando il cybersex sostituisce del tutto l’intimità con il partner. Guardare i video hard da soli in modo compulsivo e senza affettività ha sul cervello lo stesso effetto di una droga: stimola il sistema libico e il pericolo è quello di creare una dipendenza vera e propria.

Conseguenze
La porno mania mordi e fuggi spesso esprime un’immaturità sentimentale o il bisogno di fuggire dalla relazione, se non addirittura un modo maschile di combattere frustrazioni di ogni genere. Quando una donna scopre che il proprio compagno si isola nella pornografia è un duro colpo, perché è come se lui preferisse alla donna in carne e ossa, le immagini di sconosciute. Per di più il rapporto viene messo in crisi perché il cybersex garantisce un appagamento rapido, che non implica impegno. Le coppie già vulnerabili, piene di conflitti ne escono sconfitte; per le coppie sane, invece, l’abuso di cybersex può diventare il pretesto per affrontare e risolvere fisiologicamente momenti di crisi.

Problemi connessi alla porno dipendenza
La porno-dipendenza modifica in modo negativo tutti gli aspetti della vita di un individuo: rapporti di lavoro, capacità di applicazione ed attenzione al proprio lavoro (in special modo per i liberi professionisti), applicazione allo studio, relazioni affettive e rapporti sociali in genere.
In particolare dal punto di vista sessuale si assiste a:

•calo quasi assoluto del desiderio sessuale verso la propria partner, con una forma di fastidio per il suo corpo; semi-impotenza o impotenza totale all'atto con una donna reale;
•possibilità di erezione masturbatoria ed eiaculazione solo attraverso la visione di materiale pornografico;
•dolore molto intenso ai testicoli al momento dell'eiaculazione;
•condizionamento a guardare le donne reali solo ed esclusivamente come corpi pornografici.

Le cure
La cura consiste nell’identificazione delle problematiche affettive, cognitive e relazionali sottostanti all’insorgenza della patologia e mira alla conquista di una vita sessuale e di relazione sana, rappresentata dalla condivisione con il proprio partner dell’affetto, delle emozioni e dei pensieri, per un piacere del corpo e della mente.

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UN SENTIMENTO CHIAMATO AMORE




L’amore è un’energia che ci avvolge perché è nell’aria che respiriamo. Tutto il nostro universo vive sull’onda dell’amore. Senza la carica energetica dell’amore non potrebbero crescere le piante né ci sarebbe esistenza su questo pianeta. La sua è un’energia vitale.

Quando arriva nel nostro cuore si manifesta in maniera totalmente autonoma e imprevedibile, si sente nascer dentro, crescere e non si può fermarlo perché ha una forza tutta sua: non si può né contenere né controllare.
Quando si è immersi nell’amore, la mente non ha più parole, è il cuore che parla e agisce. Tutto sgorga da lì, come se il fuoco del pensiero si fosse trasferito nel centro del cuore, anche se questo è un pensiero muto che trasmette solo sensazioni e onde di consapevolezza.
Il cuore ti dice che stai amando e ricevendo amore. Non hai dubbi perché nel cuore è la percezione. A quel punto si sta nella sua atmosfera, protetti, sereni, nella certezza che tutto può accadere. Si sperimenta la capacità di attendere e di restare nel mutamento, nel divenire.

Quando sorgono i dubbi

Tutte le certezze che può trasmettere il cuore cedono il posto alle paure quando si lascia spazio alla mente, perché è lei che riesce a distorcere le sensazioni e a dar corpo alle nostre insicurezze. Purtroppo dopo un primo momento di intima comunione è estremamente facile tornare a vedere l’altro come “distante da noi”, non più vicino, non più familiare ma qualcuno da modellare secondo i propri bisogni e il proprio ideale d’amore.
Inizia così la fase dei sospetti e delle incomprensioni e sempre più si crea il divario fra i due.
Finita la comunione che mantiene le sicurezze, perché fin quando non entrano in gioco le rispettive personalità c’è fusione, si può entrare in un’atmosfera di scontro. I rapporti che escono dalla fusione io-tu entrano in quelle situazioni di accordo-disaccordo nelle quali ciascuno scarica sull’altro le proprie tensioni.
L’amore puro agisce su un piano assoluto di scambio e reciprocità mentre nella maggior parte dei casi si vive una relazione sul piano personale trasportando in essa tutti i propri disagi.

Per amore s’intende anche sacrificio?

Per dare un amore sano ognuno deve prima di tutto amare e rispettare se stesso, perché se non ci si ama non si può pretendere che siano gli altri a farlo. Questa è una regola che vale in assoluto ma che è essenziale in un rapporto d’amore.
Il sentimento che nasce da una scarsa accettazione di sé è un sentimento malato, condizionato da richieste, pretese, aspettative. L’amore invece non conosce pretese, inutili pietismi, sottomissioni, ma l’accettazione della personalità e delle carenze di ciascuno dei due.
Spesso si crede di amare profondamente un altro perché si è inclini a sacrificarsi per lui. Ma il sacrificio non è necessario in amore, tra persone libere, perché ognuno dei due vuol rispettare la personalità dell’altro. Quando ci viene chiesto di rinunciare ai nostri sogni, alle aspirazioni, alla libertà personale, dobbiamo convincerci che non stiamo ricevendo amore ma stiamo nutrendo le insicurezze di un’altra persona.
Sacrificarsi è giusto solo quando è veramente necessario e disinteressato, non può servire per attirare amore e ancor meno è sano se avviene per incapacità a ribellarsi e a far valere le proprie ragioni.

Chi sceglie d’amare senza rispettarsi, dedicandosi completamente alla persona amata, dimentico di se stesso e delle proprie legittime esigenze, si allontana sempre più dal vero scopo della sua vita. Si annulla e uccide la sua vitalità.
Ecco perché l’amore deve essere paritario: non può esserci uno che riceve e uno che dà, ma entrambi che partecipano all’armonia del rapporto in modo semplice e naturale.
Amare vuol dire riconoscere la bellezza che c’è nell’altro e che non è meno o più di quella che c’è dentro di noi. Quando la bellezza la vediamo solo nell’altro c’è uno squilibrio che ci allontana dall’essenza stessa del voler bene.
I gesti, le parole che rivolgiamo alla persona amata devono uscire dal cuore, perché solo il cuore agisce senza calcolo. Chi ama non pretende niente in cambio della sua generosità perché neanche la considera tale e cerca, innanzitutto, di preservare la felicità di chi ha accanto.
Non esistono ricatti nel vero amore, anche se esistono nelle storie più comuni ma se questo accade vuol dire che qualcosa sta cambiando e che una buona parte del sentimento sta deteriorandosi. Se i ricatti erano presenti già alla nascita del rapporto ed uno dei due cercava d’imporre la propria volontà all’altro, bisogna allora considerare che tale rapporto è iniziato su basi molto fragili ed è destinato a creare più sofferenza che felicità.
Abbiamo tutti diritto all’amore perfetto ma ancora non abbiamo la giusta maturità per vivere in questa dimensione per tanto tempo. Ogni rapporto ha i suoi alti e bassi, importante è che ciascuno riesca a mantenere un equilibrio, una libertà interiore e una profonda comprensione dei limiti dell’altro e se questo sarà possibile sì è veramente molto vicini all’amore vero.

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martedì 28 luglio 2009

Il tuo sorriso



Il tuo sorriso

Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l'aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.

Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l'acqua che d'improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d'argento che ti nasce.

Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d'aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.

Amor mio, nell'ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d'improvviso
vedi che il mio sangue macchia
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.

Vicino al mare, d'autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.

Riditela della notte,
del giorno, della luna,
riditela delle strade
contorte dell'isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l'aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.

PABLO NERUDA
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lunedì 27 luglio 2009

In questo modo sono nati



Traduzione: Spagnolo » Italiano

Te regalo este camino


Se trata mi amor
de llenar el día
con el color y
forma de las hojas
de las personas y
cosas que tenes a mano.
Es recorrer
el verdor de la mañana.
Es encontrarse
con las flores de la acacia amarilla
frente a un cielo azul.
Es prenderse del giro en el aire de una gaviota
Es sobar las esquinas de la tarde
Repasar las personas
o las rocas más cercanas como tuyas
Abrazarlas besarlas.
El camino al bienestar mi niña
se trata de pensar en positivo
se trata de llenarse los ojos
el hueco de la mano con una sonrisa
aunque uno de vez en cuando
esté sola como una gata.
Aunque tengamos catarros y crisis
después de todo somos seres
humanos pobrecitos!.
Por mi parte te confieso:
A mí también me duele mucho
muchísimo que no estés conmigo.
Recordá que te amo
Y te regalo este camino
por donde paso todas las mañanas.


Cristian Santos

È in questo modo sono nati


Questo è il mio amore
per riempire il giorno
con il colore e
forma di foglie
degli individui e delle
le cose sono di una mano.
Si sono recati
il verde della mattina.
Si trova
con il giallo dei fiori di acacia
contro un cielo blu.
Indumento è svolta in volo di un gabbiano
E sobar gli angoli della sera
Rivedere la
o pietre più vicino ai suoi
Besarlas abbraccio.
Il modo in cui il benessere di mio figlio
è il pensiero positivo
è riempito gli occhi
il cavo della mano con un sorriso
sebbene un occasionale
è solo un gatto.
Sebbene raffreddori e hanno difficoltà a
dopo tutto, siamo esseri umani
poveri umani!.
Confesso a voi da:
Sono anche molto male
non siete molto per me.
Ricordati che ti amo
E voi sono nati in questo modo
dove passo tutte le mattine.


Cristian Santos

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lettere scritte quando cresce la notte



Cartas escritas cuando crece la noche


El tiempo regresó -en un instante-
a la casa donde mi juventud
quiso comerse el cielo.

Lo demás bien lo sabes...

Otros llegaron con sus palabras
y sus cuerpos,
buscándome dolorosamente
o dejando la niebla del camino
entre mis pobres manos.

Lo demás es silencio...

Hoy tengo tus poemas en mis lágrimas
y el deseado mensaje -tan tuyo-
entra en mi corazón con mil años de ausencia.

Lo demás es poseer este milagro
y sentirme a orillas del Gran Sueño
como una rosa nueva.

"Dame tu mano al fin, eternamente'


Claudia Lars


Cynthia afferma:

lettere scritte quando cresce la notte




Il tempo tornò in un istante --
per la casa dove mia giovinezza
voleva mangiare il cielo.

Il resto ben sapete ...

Altri sono arrivati con le sue parole
ed i loro corpi
alla ricerca di una dolorosa
lasciando la strada o la nebbia
mia povera mani.

Il resto è silenzio ...

Oggi ho vostre poesie nel mio lacrime
e il messaggio desiderato in modo-si -
viene nel mio cuore con un migliaio di anni di assenza.

Il resto è di avere questo miracolo
e si sentono sulle rive del grande sogno
come una nuova rosa.

"Dammi la tua mano a durare per sempre '


Claudia Lars

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domenica 26 luglio 2009

Una strada col cuore



Ogni strada è soltanto una tra un milione di strade possibili.
Perciò dovete sempre tenere presente che una via è soltanto una via.
Se sentite di non doverla seguire, non siete obbligati a farlo in nessun caso.
Ogni via è soltanto una via.
Non è un affronto a voi stessi abbandonarla o ad altri abbandonarla,
se è questo che vi suggerisce il cuore.
Ma la decisione di continuare per quella strada, o di lasciarla,
non deve essere provocata dalla paura o dall'ambizione.
Vi avverto: osservate ogni strada attentamente e con calma.
Provate a percorrerla mentalmente tutte le volte che lo ritenete necessario.
Poi volgete una domanda a voi stessi, e soltanto a voi stessi.
Questa strada ha un cuore?
Tutte le strade sono uguali, non conducono in nessun posto.
Ci sono vie che passano attraverso la boscaglia, o sotto la boscaglia.
Questa strada ha un cuore?
E' l'unico interrogativo che conta.
Se ce l'ha, allora è una buona strada.
Se non ce l'ha, è da scartare.
(Carlos Castaneda)
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mercoledì 22 luglio 2009

COITO INTERROTTO



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Che cos’è il coito interrotto

La parola coito interrotto, deriva dal latino coitus interruptus, detto anche onanismo, ed è il metodo contraccettivo, che consiste nella tempestiva estrazione del pene dalla vagina prima dell’eiaculazione, nel tentativo di evitare il contatto diretto dello sperma con la vagina.
Questa pratica non assicura nessun tipo di difesa dalla prevenzione delle malattie sessuali, e la sua efficacia contraccettiva è piuttosto ridotta rispetto ad altri metodi come la pillola, il diaframma o il preservativo. È sicuramente un metodo semplice, alla portata di tutti che però può risultare sgradito e frustrante sia per l'uomo che per la donna perché interrompe bruscamente il rapporto, interferendo con il piacere e l'intensità dell'orgasmo.


Il meccanismo

L'estrazione del pene prima che avvenga l'eiaculazione elimina o riduce la quantità di sperma introdotto nell'ambiente vaginale. È molto rischioso, perché già prima dell'eiaculazione, quando l'uomo comincia a eccitarsi, vengono rilasciate piccole quantità di secreto prostatico e lubrificante che possono contenere spermatozoi vitali.
Nella coppia che adopera il metodo del coito interrotto, la gestione della contraccezione dipende completamente dalla responsabilità e dalla consapevolezza, nonché dall'esperienza e dall'autocontrollo, del soggetto maschile.

La parte femminile, quindi, risulta pressoché esclusa da ogni possibilità decisionale ossia in posizione di passività rispetto alla gestione del proprio corpo, fatta salva la possibile adozione di posizioni che consentano alla donna di estrarre agevolmente il membro maschile, sempre che la donna sia sufficientemente esperta e quindi in grado di rendersi conto tempestivamente dell'imminente eiaculazione. In questo senso questo metodo è maggiormente indicato per le coppie affiatate e formate da partner sessualmente già esperti, mentre il suo utilizzo è sconsigliato in caso di partner occasionali o inesperti.


Problemi
È importante sottolineare come questo metodo, essendo basato sull'autocontrollo del maschio rispetto al proprio piacere, potrebbe dare origine, sul piano psicologico, ad alcuni problemi sessuali maschili, come ansia da prestazione, eiaculazione precoce o perdita di erezione.
Per quanto riguarda il soggetto femminile, invece, la ridotta durata dell'atto e la brusca interruzione dello stesso, nonché l'impossibilità di esercitare un controllo diretto sulla fecondazione, può determinare, insieme ad altri fattori ansia e difficoltà nell'eccitazione, fino a problemi come la dispareunia e il vaginismo associate, in alcuni casi, alla mancata lubrificazione del tratto vaginale.


Il coito interrotto può essere indicato nei seguenti casi:

•se la coppia è molto affiatata sessualmente, comunica molto e nel caso di una gravidanza si è maturi a sufficienza;
•se l’uomo è responsabile e ha un buon autocontrollo;
•se non si hanno rapporti con altre persone, ma solo all’interno della coppia;


Il coito interrotto, è invece sconsigliato nei seguenti casi:

•se si è una coppia giovane e inesperta,
•se si hanno rapporti promiscui;
•se si è alticci o briachi;
•se si va con partner a rischio malattie infettive e sessuali;
•se non si è pronti a gestire una gravidanza;
•se si vuole una contraccezione sicura al 100%.
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mercoledì 15 luglio 2009

tieni vivo il cuore



tieni vivo il cuore

Non inaridire il tuo cuore.
Tienilo sempre vivo e pronto ad esprimere
emozioni che purificano, uniscono, espandono.
Non guardare all'amore umano.
Usa l'amore umano per arrivare all'Amore Divino.
Impara ad amare ogni cosa per amore di essa,
non per quello che può darti.
Ama gli oggetti, le Piante, la Natura, ama Tutti.
Ama, ma non rimanere attaccato all'amore.
L'amore se ne va se si crea l'attaccamento.
Perché l'attaccamento è una copertura per l'affermazione, e l'affermazione è parte dell'ego.
L'amore dissolve l'ego.
L'amore unisce al Divino.
L'amore è la chiave.
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Lettera d'amore 1




Lettera d'amore più bella

Le stelle mi portavano in paradiso, insieme a quei meravigliosi angeli, dove c’eri anche tu. Adesso non riesco a guardarle. Mi ricordano troppo te, il tuo sorriso, i tuoi baci. Mi ricordano troppo noi!Mi manchi gioia mia… Ma mi devo abituare a questo dolore… Il mio cuore si sta risanando, si sta risanando grazie a chi mi vuole bene… anche se in fondo in fondo ti amo ancora…. Ma passerà presto. Ne sono certa! Qualsiasi cosa, un profumo o anche una semplice canzone mi ricorda te. Sei proprio indelebile dalla mia mente eh?!? Tutto mi fa ridere… anche i nostri banali litigi. Ormai ti sto dimenticando… anche se una piccola parte del mio cuore dice sottovoce TI AMO. Ma io questa voce non la voglio sentire. Non voglio più soffrire. Guarderò le stelle solo quando tu te ne sarai andato dalla mia vita. Solo allora le guarderò e piangerò per la mia ingenuità. L’amore è così purtroppo. IO VOGLIO SOLO ESSERE FELICE. Con o senza te ce la farò! Ma sappi che sei ancora importante! Ti voglio un bene dell’anima… Anzi… forse per adesso non è solo bene… Ma so che lo sarà presto!
* Me! *
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giovedì 9 luglio 2009

TANGO



I corsi che insegnano il tango si sono moltiplicati, per non parlare delle tangherie, dove gli appassionati si esercitano, accendendo vere e proprie sfide. Alle qualità affascinanti del ballo ora si aggiunge una proprietà benefica per la salute: il tango diventa una cura, per il corpo e la mente, per conoscere se stessi e le proprie emozioni.



La conoscenza di sé

La tangoterapia si rivolge a chiunque voglia conoscere se se stesso e migliorare i suoi rapporti con gli altri, sia in coppia sia a livello personale. I corsi sono frequentati da un pubblico che va dai 30 ai 65 anni circa. Il primo obiettivo di questi corsi è quello di portare i partecipanti a discriminare maggiormente tra la propria parte attiva, propositiva, determinata e quella più ricettiva, sensibile e di attesa, con l’idea che interpretando il ballo come una metafora della vita stessa, una maggiore consapevolezza di queste parti possa permettere di affrontare la vita in modo equilibrato e di scegliere di volta in volta quale e come utilizzare. Solitamente il corso prevede un preliminare seminario base, nel quale si imparano anche i primi passi del tango, e dei successivi corsi di approfondimento sulla seduzione, la fiducia o il linguaggio del corpo.


L’alternanza dei ruoli

La tangoterapia non solo insegna i passi base di questa danza, ma ha come scopo principale quello di esplorare ciò che avviene quando un corpo ne guida un altro e quando invece ci si lascia guidare, sperimentando l’alternanza dei ruoli, la parte attiva, intenzionale e determinata i noi stessi, corrispondente al ruolo maschile nel tango, e quella ricettiva, dolce e immediata, coincidente al ruolo femminile nel ballo. Non serve partecipare in coppia, proprio perché ognuno deve sentirsi libero di mettere in atto una delle due parti (maschile/femminile), alternarle, a seconda del momento; nel ballo come nella vita la polarità maschile è solo una metafora di quella femminile.



La seduzione

Nel tango la donna seduce lasciando “plasmare” all’uomo il proprio corpo per pochi minuti, ma al contempo facendogli sentire che è presente, ha un peso e una dinamica. In questo ballo si lanciano una miriade di messaggi non codificati, ma precisi, che esprimono emozioni meglio di tante parole. Per l’uomo, la seduzione nel tango, è fatta di rassicurazioni e determinazione dettata da comando continuo ed avvolgente. Si tratta di una seduzione attiva, che però raggiunge una sicurezza solo quando la donna si affida tra le sue braccia.


Per saperne i più

La tangoterapia è nata in Argentina nel 2008, e in contemporanea è stata fondata anche l’Associazione internazionale di terapeuti di tangoterapia con sede a Cardiff, in Gran Bretagna. Per avere informazioni più dettagliate sui corsi e i seminari, si può consultare il sito Tangoterapia.it.

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domenica 5 luglio 2009

NEL SILENZIO




Nel silenzio
riposa la poesia.
Nel silenzio spento
della fiamma,
nel silenzio violento
del sangue,
nel silenzio immacolato
della margherita,
nel silenzio urlante
del dolore.
Riposa e io la sveglio,
per macchiare il foglio
e la coscienza.

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venerdì 3 luglio 2009

SADOMASOCHISMO



Il masochismo

Il masochismo fa parte delle parafilie, chiamate anche perversioni o deviazioni sessuali, ovvero di quei comportamenti che si allontanano dal rapporto sessuale praticato in maniera costruttiva e non coatta con una persona adulta consenziente. Il termine masochismo deriva dallo scrittore austriaco Leopold Von Sacher Masoch, che descrisse i piaceri derivati dalla sofferenza fisica e dai ruoli umilianti di sottomissione al partner.



Umiliazioni

Nel masochismo il piacere sessuale viene raggiunto attraverso situazioni, reali o simulate, in cui si subiscono torture, umiliazioni, punizioni fisiche e psicologiche. Questa perversione si manifesta sotto forme diverse. La persona può infliggersi punizioni corporee, talvolta al limite della sopportabilità, può compiere azioni assolutamente degradanti e sottoporsi a umiliazioni e ingiurie da parte del o della partner. Catene, manette, flagelli, corde nodose, scudisci, bastoni di ogni tipo, arnesi per tagliare, pungere, marchiare a fuoco; e ancora catene, lacci per appendere e legare sono gli strumenti abituali che usa o fa usare ad altri su di sé, per compiere atti di masochismo. La punizione a cui anela il masochista può consistere anche solo nell’essere imprigionato. Va rilevato che tutti questi arnesi sono oggetto di venerazione da parte del masochista, anche se ci sono persone che non ricorrono alla tortura, ma esigono di essere sottomessi, trattati come schiavi e comandati. In altri casi, invece, si tratta semplicemente di un masochismo immaginario: la persona arriva all’eccitazione e all’orgasmo immaginando di essere sottoposta a violenze e umiliazioni, ma senza realizzare le sue fantasie. Il piacere può anche essere provocato dalla violenza e dalla crudeltà mentale.



Violenza e sadismo

Nella forma di masochismo detta di compensazione, il bisogno di dolore fisico e di umiliazione sostituisce il coito e l’orgasmo viene raggiunto spontaneamente o con la masturbazione, sottoponendosi alle torture. In alcuni casi il masochista gode al solo pensiero che sta per essere torturato; quando il masochismo si associa alla forma opposta, il sadismo, cioè al piacere di arrecare dolore agli altri, allora si parla di sadomasochismo. Il sadismo sessuale viene definito come un insieme di fantasie e comportamenti che si convertono in azioni reali, in cui la sofferenza, fisica o psicologica, inclusa l’umiliazione della vittima, è sessualmente eccitante per il soggetto. La soddisfazione del sadico nel vedere soffrire la sua vittima si spiega, in senso psicodinamico classico, con la sua identificazione con la vittima: il sadico quindi gode nel far soffrire sé stesso. La coppia sadismo-masochismo è considerata da Freud come una delle grandi polarità che caratterizzano la vita sessuale, reperibile nelle coppie attività-passività, maschile-femminile, fallico-castrato.


Identikit

I dati epidemiologici ci dicono che il sadomasochismo oggi è prevalentemente maschile e che c’è una prevalenza di masochisti rispetto ai sadici. In una ricerca condotta in Finlandia, attraverso l’intervista tramite questionario a 164 uomini di età compresa fra i 21 ed i 51 anni, frequentatori di locali sado-maso (Sandnabba et al.- 1999) si è visto che l’88% di loro praticava sesso tradizionale prima di dedicarsi ad attività sado-masochista. L’età media in cui avevamo preso consapevolezza di questi desideri era intorno ai 18-20 anni, la prima esperienza intorno ai 21-25 anni, nella maggioranza dei casi valutata come un’esperienza positiva. Si è visto che la preferenza sadica o masochista può cambiare nel corso della vita: in genere passando dal masochismo al sadismo.

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INTIMO SEXY



Sicuramente vi ricordate della guepière di Madonna di Jean Paul Gaultier qualche anno fa. E, più di recente, l’immagine di Michela Vittoria Brambilla in uno dei salotti televisivi con le gambe accavallate e le autoreggenti visibili…

Queste cose sicuramente scatenano l’immaginario erotico di molti uomini. Perché è più seducente lasciare alla fantasia personale che non vedere tutto e subito. Senza scendere in dettagli psicologici, l’uso di intimo sexy che non scopre, ma copre o meglio usa il “vedo-non-vedo”, dà la possibilità all’immaginazione di scatenarsi. E si cerca di immaginare “cosa c’è sotto”!



Ovviamente dipende anche dall’uso che una donna ne fa di questo tipo di abbigliamento, per non essere ridicola. Deve essere qualcosa di spontaneo, come chi sa fare lo spogliarello e chi no. L’uso, se fatto con leggerezza e ironia, risulta ulteriormente più accattivante ed intrigante che se fatto in maniera eccessivamente seria.

L’abbigliamento sexy è sicuramente un modo per sedurre e nell’arte della seduzione le donne si esercitano da parecchio tempo. Ma non tutte ci riescono.
Pensate alla giarrettiera, che ora è rimasta solo nel rito del matrimonio, è stato il primo approccio con l’intimo sexy nella storia. Si usava già nel 1300. Ma questa ormai non è più nell’immaginario erotico maschile.

Ultimamente è ritornato il reggicalze, indossato sotto le gonne (che non sono più così mini), che lascia il fascino della pelle nuda dalla calza alla fine della coscia, cosa che i collant hanno cancellato in tutti questi ultimi anni.
E l’immagine di Marlene Dietrich che si allaccia le calze è rimasta una delle icone di sensualità per eccellenza.

Qualcosa di più comodo per le donne e comunque sensuale per gli uomini, derivate dalla giarrettiera e dal reggicalze, sono le calze autoreggenti. Nate grazie anche all’evoluzione dei materiali di produzione, sono comparse nella seconda metà degli anni ’80 per soddisfare la voglia di sensualità delle donne che riscoprivano la propria femminilità dopo i periodi delle contestazioni e di evoluzione di pensiero.
Rimane un vezzo pratico, comodo e che piace molto agli uomini; certo vanno sempre indossate con giudizio, se siete un po’ sovrappeso si rischia l’effetto salsicciotto.

Un altro approccio con l’intimo sexy è la guepière che però è difficile e soprattutto un poco scomoda da portare sotto i vestiti e di certo non si può fare come Louise Veronica Ciccone ed esibirla come un abito, ma se indossata in situazioni “private” è di certo uno strumento molto sensuale e tutte le grandi case di abbigliamento intimo hanno sempre nei propri cataloghi.
Se poi la guepière ha anche i laccetti come reggicalze l’immaginario erotico è ad un livello superiore.

Per situazioni sicuramente più particolari, come altro capo di abbigliamento sexy, ci sono le catsuit che sono letteralmente un vestito a pelle in un unico pezzo e non necessariamente con riferimenti felini. Non stiamo parlando della tuta di Eva Brown che, anche essendo una catsuit, non rende appieno la sensualità o la provocazione che si può ottenere indossandone una in pizzo oppure a rete, anche senza sconfinare nel feticismo.

La cosa più semplice, se non ve la sentite di “esagerare”?
Potete trovare dei bellissimi babydoll anche in tessuti preziosi da indossare per la notte e non solo. Al termine di questo breve panorama per sentirsi sexy posso solo consigliare di usare questi accessori solo se veramente ve li sentite addosso, babydoll e autoreggenti inclusi; non forzatevi, sentirsi sexy è anche una condizione mentale, ma se vi dovessero piacere risulterebbero un gioco interessante usando il buonsenso nel come, dove e con chi utilizzarli.
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