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mercoledì 31 marzo 2010

Un amico immaginario


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Avere un amico immaginario,
per un bambino è cosa abbastanza diffusa, 
l’importante è non preoccuparsi di questo evento,
poiché è sempre transitorio e mai patologico.

L’amico immaginario, è quella figura di pura invenzione che un bambino, a un certo punto della sua vita, decide in tutta spontaneità e libertà, di inventarsi, per diversi motivi. Prima di tutto è bene fare chiarezza e tranquillizzare molti genitori, che in questa particolare circostanza manifestano disagio e preoccupazione: si tratta di una delle fasi della crescita, magari non presente in tutti i bambini, ma non per questo da considerarsi patologica e motivo di ansia.



Perché un bambino si inventa un amico immaginario?

Si tratta di una forma di fantasia, creatività e modalità ludica, insomma in altre parole si tratta di un gioco che permette di trasportare fuori dal sé tutta una serie di emozioni, pensieri, desideri, ma anche paure, ansie del bambino,
È quindi molto utile anzi consigliabile, ascoltare e osservare il bambino mentre parla e gioca liberamente con questo suo amico immaginario, certamente senza farsi notare troppo, poiché il bimbo potrebbe inibirsi o contenersi nella sua naturale manifestazione.

Le tensioni, un eventuale stress, un disagio scolastico, o anche solo semplicemente la felicità, la gioia, la serenità, emozioni possono essere esternate dal bambino attraverso questa “presenza” che il più delle volte è rappresentata nell’immaginario con un bambino dello stesso sesso o di sesso diverso, ma potrebbe anche essere un animale, una creatura totalmente fantastica, un super eroe o ancora un essere dai poteri magici e non terreni.
Un amico insomma che si prende carico dei discorsi, dei segreti di un bambino che si rapporta a lui in tutta schiettezza e naturalezza, una presenza consolatoria, infatti, spesso si associa a momenti di solitudine, o a fasi di cambiamento all’interno della famiglia.


Come comportarsi
  • Nessuna ironia: sicuramente il bambino non va deriso, preso in giro, sbeffeggiato, in questa cosa, non bisogna nel modo assoluto ironizzare, perché in quest’amico immaginario il bimbo investe molto di se stesso, ne andrebbe della sua autostima e della fiducia che ripone in se stesso.
  • Osservare e ascoltare: quando il bimbo gioca o parla con il suo amico immaginario spesso gli confida le sue paure, le sue aspettative ed i suoi segreti. Il comportamento migliore è osservarlo discretamente in modo che lui non si inibisca e si senta spiato.
  • Non dire che l’amico non esiste: non è assolutamente consigliabile cercare di allontanare il bambino da quest’amico, spiegando che in realtà non esiste, sarebbe come far crollare il più bel castello dei nostri sogni, allo stesso tempo è bene non enfatizzare o amplificare la cosa, ma accettarla come tale, senza dare comunque un peso eccessivo. L’amico immaginario un bel giorno non sarà più chiamato dal bimbo, scomparirà ritornando nello stesso posto da cui è arrivato, poiché sarà sostituito da nuovi giochi, da nuove relazioni con i compagni di classe, l’arrivo di un fratellino o una sorellina.

Costruire un dialogo costante tra genitore e bambino
Ciò che il genitore deve fare è costruire un dialogo costante con il bambino, per capire i suoi stati d’animo, le sue eventuali ansie e preoccupazioni, se sta bene, oppure è in ansia per qualche cosa, se a scuola è felice.
Per i bambini, soprattutto in età da scuola materna, accettare che i genitori siano assenti, magari per l’intera giornata a causa del lavoro, non è sempre facile, ecco allora che l’esserci, da parte del genitore, significa entrare in sintonia con il proprio figlio, facendogli capire che noi lo stiamo pensando, ascoltando, gli stiamo dedicando una parte del nostro tempo. Questo sarà sicuramente molto apprezzato, gli infonderà maggiore sicurezza e fiducia e soprattutto allontanerà dal lui tutte le paure.

Mi è capitato di vedere alla tv, un cartone davvero molto carino dal titolo Casa Foster, in cui un bambino di cinque o sei anni ha un suo personale amico immaginario ed entra in un mondo fantastico abitato da decine di personaggi rappresentati da altrettanti amici immaginari, da un coniglio molto simile a quello di Alice nel Paese delle Meraviglie. E allora mi è tornato in mente che quando ero piccola uno dei miei personaggi preferiti era il simpatico cagnolino Snoopy, il quale in realtà aveva un nemico immaginario Il Barone Rosso, insomma gli amici o nemici immaginari, sono sempre esistiti e anche i cartoni animati li fanno emergere in tutta la loro simpatia..
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martedì 30 marzo 2010

Può esistere l'amicizia tra uomo e donna ...



" Può esistere l'amicizia tra uomo e donna? "

E' un interrogativo da sempre esistito da diverso tempo e al quale non si è mai saputo dare una risposta netta e decisa perchè è una tematica ricca di ambivalenza.
La cultura ha distinto il ruolo maschile e femminile in maniera radicale:
l'uomo per indole "cacciatore" e la donna "preda" da cacciare.
Fisiologicamente l'uomo e la donna sono troppo diversi per riuscire a pensare ad un autentico rapporto d'amicizia.
Nella sua essenza l'amicizia è un sentimento "puro",una relazione fra due persone fatta di reciprocità, fiducia,complicità,sinceri
tà, rispetto, stima,ammirazione e lealtà.
Può nascere per caso oppure no,per simpatia, quando ci sono interessi comuni, quando si condividono delle esperienze, quando si hanno gli stessi gusti.
Di solito questo è il punto di partenza, poi da lì si può arrivare a qualcosa di più profondo e sfociare in alcuni casi in un sentimento chiamato AMORE.
Ma, l'amicizia è la base dell'amore.
L'amicizia vera non ammette cedimenti di tipo sessuale.
Nel momento in cui compare anche una minima attrazione fisica o un amore, viene messo in discussione tutto il rapporto tra due persone di sesso opposto.
L'amicizia è una relazione veramente personale, che mette in gioco un " IO " e un "TU " che decidono di entrare in intimità.
Quello che contraddistingue un reale rapporto d'amicizia è "l'esclusività", il condividere momenti soltanto con quella persona e non con tutti.
In una relazione d'amicizia tra un uomo e una donna viene stabilito un compromesso se si vuole che il rapporto resti tale senza che interferisca la variabile sesso.
Ma, data l'imprevedibilità dei sentimenti, non si può affermare con nessuna certezza che un rapporto di amicizia non possa sfociare in altro nel futuro.
Sta alla volontà delle persone, al significato che viene attribuito alla relazione e all'importanza che l'uno ha per l'altra..
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venerdì 26 marzo 2010

"SPECIAL MOMENTS WITH YOU"




When you and i stroll along the ocean
With our hands clasped
Watching the waves splashed
When we walked side by side.

On a breezy summer day
With my head leaning on you
Your arms around my waist
When we run in the rain.

So wild and free as if no one exist
But only you and me
When we spend the night together
Beneath a moon so bright.

That glows upon your face
A picture to remember
When we climbed the rocky hill
Racing to the top to watch the sunrise.

It's rays glistening your hair
When your name and mine
Engraved in old tree
A promise to our love.

That will never fade away
When we lay in the feild
Wishing upon the stars
That our love we may last forever.
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Quando io e te passeggiata lungo l'oceano
Con le nostre mani intrecciate
Guardare le onde schizzato
Quando abbiamo camminato fianco a fianco.

In una giornata estiva ventilata
Con la mia testa appoggiata su di voi
Le tue braccia intorno alla mia vita
Quando si corre sotto la pioggia.

Così libero e selvaggio, come se nessuno esiste
Ma solo io e te
Quando passiamo la notte insieme
Sotto una luna così luminosa.

Che risplende sul tuo viso
Una foto da ricordare
Quando salì la collina rocciosa
Corse verso l'alto per vedere il sorgere del sole.

E 'raggi lucidi i tuoi capelli
Quando il vostro nome e il mio
Inciso nel vecchio albero
Una promessa al nostro amore.

Che non potrà mai svanire
Quando stava nella feild
Volendo su le stelle
Che il nostro amore si può durare per sempre.

Ruby rose

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mercoledì 17 marzo 2010

L'importanza del ruolo paterno ....



L'importanza del ruolo paterno

I figli, oggi più che mai, hanno bisogno della presenza e della guida del padre. Secondo recenti studi, è stato dimostrato chiaramente il ruolo vitale che i papà possono svolgere negli anni formativi della vita dei bambini. La presenza costante di un padre, ha impatti positivi sullo sviluppo e la crescita dei figli, e previene la presenza di problemi attitudinali, accademici ed economici del futuro.




Diventare padre
Gli uomini diventano padri in un senso biologico, ma non sempre eseguono quegli aggiustamenti psicologici e comportamentali necessari ad assumere pienamente il loro ruolo. L’essere padre comporta una serie di responsabilità diverse da quelle del marito e richiede degli impegni ulteriori. Questo cambiamento ha degli effetti sulle priorità, le scelte e il comportamento nella vita quotidiana.
È un processo che richiede del tempo.
Essere padre è un ruolo che gli uomini maturano crescendo. La transizione verso la paternità è un momento di grande svolta nella vita di un uomo; se l’uomo è disposto ad entrare in questo rapporto con i figli, diventa uno dei cambiamenti più grandi nella sua vita e nel suo sviluppo come persona.

Alcuni studiosi di psicologia sistemica hanno preso in esame ciò che si definisce “essere connessi” nel rapporto tra padre e figlio. Questo collegamento implica la costruzione, nel corso del tempo, di un legame che sia più del semplice amore che il genitore può avere per un figlio e che gli dia la percezione di questo amore e di questa accoglienza.
L’essere connessi si esplica nelle varie forme dell’amore verso l’altro e della fiducia e vicinanza che si sviluppa in tale relazione. Più un figlio si sente “connesso” ai suoi genitori, più è portato a fidarsi anche degli altri e a instaurare rapporti sereni e stabili con i suoi coetanei e con gli adulti.
Un rapporto familiare stretto risulta anche più efficace nel tutelare i figli da problemi come la depressione, il suicidio, l’attività sessuale precoce e l’uso di droghe.
Ma come si può “essere connessi” ai propri figli?
Si raccomanda di giocare con loro e di aiutarli nel processo educativo, essere disponibili a dargli conforto e affetto nei momenti in cui ne hanno bisogno, condividendo momenti di vita.

L’amore del padre

L’amore di un padre per il figlio spesso si vede nel sacrificio che il primo fa per il secondo. Tuttavia definire l’amore paterno non è facile. Una maniera sarebbe quella di fare riferimento al modo in cui un padre è presente nella vita del figlio, aiutandolo nelle sue necessità materiali, emotive, sociali e spirituali.
Condividere il proprio tempo, le proprie attività, i propri pensieri e il proprio essere significa dare un sostegno costante che il figlio percepisce come un qualcosa di solido e duraturo nella sua vita.
I padri che hanno un atteggiamento autorevole, che quindi unisce il rigore all’affabilità e al rispetto, più probabilmente avranno figli sicuri di sé e che dimostrano una buona salute mentale.
Inoltre, per un sano sviluppo dei bambini e degli adolescenti, è importante che i padri siamo emotivamente disponibili ovvero, siano coinvolti nella vita del proprio figlio e rispondano ai suoi bisogni emotivi.
Il padre può esplicare la propria influenza morale in diversi modi: dal semplice mantenimento delle promesse fatte al figlio a quello di stabilire dei paletti per rendere chiaro quali comportamenti sono accettabili e quali non lo sono.
In questo senso, ferma restando l’importanza della quantità di tempo che il padre dedica ai figli, è altrettanto essenziale il modo in cui egli risponde alle loro esigenze e al loro comportamento. L’ che il padre dà ai figli e il suo insegnamento sul modo in cui comportarsi con gli altri sono ulteriori occasioni di educazione.
In questo senso, i padri hanno molte possibilità per trasmettere valori ai propri figli e insegnare loro le conseguenze derivanti dalla responsabilità morale.


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La passione maschile per il seno ...



La passione maschile per il seno

Nonostante nel tempo cambino le mode e i canoni di bellezza, quando si tratta di analizzare cosa in un uomo attira di più lo sguardo vincono le forme che esaltano la femminilità: quindi seno e glutei. Seno, mammelle, capezzoli sono le parti del corpo femminile più amate dagli uomini, sarà forse perché gli tornano alla memoria i primi momenti di vita, l’allattamento, l’amore materno, sarà forse la ricerca di sicurezza, ma una cosa è vera: gli uomini impazziscono per il seno.

Il simbolo di vita
Il seno rappresenta uno dei punti del corpo femminile di maggior attrattiva per un uomo. Addirittura per un terzo degli uomini è la parte del corpo femminile di maggior attrattiva. Nessun uomo può evitare di guardare un décolleté in bella mostra  se non a prezzo di un grosso sforzo di volontà.
Il seno è una delle parti più rassicuranti per l’uomo, in quanto è il simbolo della procreazione, dell’allattamento e della vita. Insieme ai glutei, i seni riportano inconsciamente alla funzione riproduttiva e alla fertilità. I seni femminili si collegano principalmente all' amore materno che nutre il neonato. Il desiderio del seno abbondante per molti uomini significa nostalgia della propria mamma, bisogno di amore materno, bisogno soprattutto di protezione.
La prima esperienza sessuale è rappresentata dall'allattamento e inconsciamente in età adulta la vista del seno riporta a questa immagine ancestrale di piacere.


Istinto sessuale
Oltre che all’immagine materna, il seno stimola l'istinto sessuale dell'uomo perché è un tentativo della natura di imitare le forme del sedere. Questo adattamento, avvenuto con l'evoluzione, è dovuto al cambiamento della posizione con cui normalmente avveniva, in tempi remoti, il rapporto sessuale. Cioè da un rapporto da dietro si è passati ad un rapporto faccia a faccia.
In questo modo l'uomo ha comunque sotto i suoi occhi due forme tonde che imitano i glutei, tant'è che è molto più eccitante un seno grande e compresso, visivamente più simile al sedere.


Simbolismo del seno
Da sempre si è inneggiato al seno florido, espressione di abbondanza, di fertilità e di ricchezza.
Poi con il trascorrere del tempo, l’immagine si è spostata su forme più piccole, accompagnato da forme piuttosto rotonde e generose dei fianchi: basta pensare alle Madonne di cultura cristiana che allattano i loro Gesù bambino.
Oggi, il seno florido, è considerato bello ma non è più visto come simbolo del nutrimento e dell’amore materno: nella società moderna i seni vengono visti esclusivamente come oggetto sessuale.


Quale seno preferiscono gli uomini?
Inutile nascondersi, spesso lo sguardo dell’uomo finisce proprio lì, sul seno, grande o piccolo che sia. Da sempre si è inneggiato al seno florido, espressione di abbondanza, di fertilità e di ricchezza.
Poi con il passare del tempo, l’immaginario collettivo lo ha voluto piccolo.
Le preferenza maschile per un seno generoso hanno radici antropologiche e psicologiche; inconsciamente, nonostante oggi il modello di bellezza femminile proposto sia quello della donna che non ha ancora partorito, giovane e magrissima, l’uomo vede nel seno prosperoso la capacità di procreare, allattare, di dare e far crescere la vita.
Secondo Freud e Klien le fantasie gratificanti avute da piccolini nei riguardi del seno materno (relativamente grande), lasciano emergere quelle preferenze verso il seno grande da adulti.
La preferenza di un seno più o meno grande da parte degli uomini dipende quindi in parte dalla loro esperienza con il seno materno quando erano piccoli.



LEGGI ANCHE

Perchè gli uomini sono ossessionati dal seno femminile



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mercoledì 10 marzo 2010

Le donne dominanti ......

 

Le donne dominanti

 

Le donne dominanti

Pare che la donna più amata dagli italiani sia quella dominatrice, autorevole, sicura di sé e decisionista, non solo come compagna di vita ma anche come amante.



Forti ma non egocentriche

Le donne dominatrici non sono sinonimo della signorina Rottermaier di Heidi, ma sono donne forti, determinate, grintose, ma non aggressive, egocentriche e prepotenti. Sono sicure di sé, sanno ciò che vogliono e quanto valgono, ma non si comportano da prevaricatrici e pur avendo le idee molto chiare lasciano spazio al partner e sono disponibili ad accettare le opinioni e le diversità.
Le donne che dominano sono molto apprezzate anche nei loro modi di approcciarsi al sesso: sono generose e attente al partner, ma sanno anche chiedere per se stesse. La posizione che rende la donna una amante dominatrice è l’abbraccio di Andromaca, la moglie di Ettore, che durante gli amplessi si sedeva a cavalcioni sul marito. Si tratta di una posizione molto eccitante per entrambi dove l’uomo può stare sia sdraiato che seduto.


Esempi di donna dominante

Un esempio di donna dominatrice è Simona Ventura, sensuale ma materna; volitiva, vincente, autorevole ma non autoritaria. Una donna della quale fidarsi, una femmina travolgente; una dominatrice ma con un’irruenza bonaria e smorzata dalla sua capacità a sdrammatizzare, ridere ed essere ironica. Una donna non solo piacente fisicamente ma un mix di forza, determinazione, dolcezza, competenza e simpatia.



Da chi sono apprezzate

Le donne dominatrici sono amate, apprezzate e volute generalmente da due tipi di uomini: i Peter Pan e quelli sicuri di sé
  • Peter Pan: Gli eterni adolescenti traggono dalla donna dominatrice il modello di una compagna perfetta perché possono demandarle qualsiasi obbligo e decisione difficile da prendere con la certezza che lei provvederà per il meglio cercando la soluzione migliore per entrambi.
  • Uomini sicuri di sé: non hanno bisogno di dimostrare nulla a nessuno, sono in genere molto gratificati dall’aver accanto compagne intellettualmente ed emotivamente leader; si sentirebbero mortificati ad avere con sé donne deboli, sottomesse e incapaci di tenergli testa.


Imparare a diventare donne dominanti

La donna dominatrice ha delle caratteristiche che piacerebbero in generale a tutte noi, soprattutto quando troppo spesso ci abbattiamo e sminuiamo le nostra capacità. L’importante è ricordarsi che nascere dominatrici può essere una fortuna ma non è detto che non si possa imparare a diventarlo!
Ecco qualche consiglio per avere maggiore sicurezza in se stesse:

  • Essere spontanee, da sempre è il metodo migliore per essere sicure di sé
  • Ascoltare sempre il partner con attenzione, dandogli consigli solo dopo aver sentito le sue ragioni e desideri
  • Tollerare ed apprezzare i pensieri diversi dai propri perché danno comunque una visione diversa del mondo che può arricchire la propria persona
  • Nell’intimità cambiare ruolo e passar da preda a predatrice

Queste sono alcune strategie proposte in modo ironico e divertente per ricordarvi che la sicurezza in se stesse si acquisisce col tempo: basta apprezzarci per quello che siamo senza fare continui confronti con modelli irraggiungibili e valorizzare la qualità che ognuna di noi possiede.


Le donne dominanti


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mercoledì 3 marzo 2010

Usare un impianto sottocutaneo come contraccettivo .....



Stanca di dimenticare la pillola? Infastidita dal cerotto o dall’anello contraccettivo? Forse allora una soluzione giusta per la tua contraccezione è l’impianto sottocutaneo.



Che cos’è l'impianto contraccettivo sottocutaneo?


L’impianto sottocutaneo è un contraccettivo ormonale a lunga durata; ha la forma di un bastoncino ed è realizzato con materiale sintetico, molto sottile contenente un ormone progestinico che viene liberato regolarmente in piccole dosi. L’impianto contraccettivo viene inserito sotto la cute dal medico con una piccola incisione e viene rimosso dopo circa 3 anni.
L’impianto ormonale sottocutaneo impedisce l’ovulazione perché mette a riposo le ovaie come fa la pillola, agisce sulla mucosa uterina che non si prepara più ad un eventuale annidamento dell’ovulo e ispedisce le secrezioni del collo dell’utero, costituendo una barriera contro gli spermatozoi.


Inserimento e rimozione dell’impianto sottocutaneo

L’impianto sottocutaneo viene posizionato dal medico direttamente sotto la cute, nella parte interna del braccio. L’intervento avviene in anestesia locale durante i primi giorni delle mestruazioni o durante la pausa settimanale dalla pillola e l’effetto contraccettivo inizia dopo circa 8 ore dalla fine dell’intervento e ha una durata di 3 anni.



L’impianto sottocutaneo è invisibile ma lo si percepisce al tatto e nel caso in cui si voglia rimuovere bisogna recarsi dal medico che lo rimuoverà con un intervento in anestesia locale.


Vantaggi

•Efficacia pari al 99.9%
•Ci si scorda si lui per 3 anni: non bisogna ricordarsi ogni giorno di prendere qualcosa come nel caso della pillola
•Ripristino immediato della fertilità al momento della sua rimozione: i valori ormonali rientrano nella norma dopo solo una settimana
L’impianto sottocutaneo è un metodo consigliato a chi non può assumere la pillola o inserire la spirale e a chi fuma.


Svantaggi

•Metodo contraccettivo poco usato: ci sono pochi medici in grado di posare l’impianto
•Non protegge dalla malattie sessualmente trasmissibili: per proteggersi è necessario usare il preservativo
•Cicatrice dopo la rimozione
•Possibili effetti collaterali: dopo la rimozione si possono avere alterazione del ciclo mestruale, mestruazioni più lunghe, aumento di peso, acne, mal di testa, nausea e dolore al seno. In rari casi si sono evidenziate tromboembolie venose, tumori estrogeno-dipendenti, gravi infezioni epatiche, emorragie genitali non diagnosticate, ipersensibilità verso il principio attivo o uno dei suo componenti.


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Lui non ti sposa ???




Lui non ti sposa ???

Vi sembra che il vostro lui cerchi di evitare con ogni scusa la fatidica proposta di matrimonio? Cerchiamo di capire perché e come farlo ricredere.



È il sogno di tante donne fin da quando sono bambine: ricevere l’anello di fidanzamento e organizzare una bella cerimonia di matrimonio, con tanto di abito bianco. Eppure molti uomini tirano fuori numerose scuse per evitarlo. Ma è possibile convincerli che il matrimonio non è la tomba dell’amore? Per capire se lui è pronto è importante sondare il terreno con delicatezza, astuzia e soprattutto pazienza. Con queste virtù si potrà capire se davvero ci sono dei reali impedimenti al grande passo, oppure lui sta prendendo tempo o ancora se non ha la minima intenzione di fare il grande passo.

Le motivazioni maschili

Può apparire banale, ma per prima cosa in una coppia è necessario il dialogo; è importante capire le ragioni del rifiuto maschile o la resistenza all’argomento matrimonio da parte dell’uomo. Quindi bisogna prendere in mano la situazione e affrontarla senza troppi indugi e giri di parole. Tuttavia la donna non deve nemmeno mostrarsi troppo determinata e sicura, altrimenti il rischio è che lui si chiuda a riccio. Meglio quindi creare uno spazio di confronto in cui i due partner siano sullo stesso piano e condividano dubbi, paure e incertezze.

Quelli già stati sposati

Gli uomini con esperienze negative alle spalle hanno una visione disincantata dell’amore. C’è chi è stato lasciato ad un passo dal matrimonio, o chi credeva nel sacramento ma dopo poco si è ritrovato in tribunale. È importante quindi capire i blocchi e le resistenze del compagno e fargli capire che ogni relazione è diversa e che dalle esperienze negative si possono trarre numerosi successi.

Le resistenze interne

Ci possono essere numerose situazioni che lui porta come tesi per non sposarti, e la donna deve imparare a decifrarle e capire se aspettare o meno. Ovviamente problemi reali ci possono essere, noi consideriamo soltanto i casi in cui si ha il forte sospetto che però siano solo scuse e non verità.
Quando lui dice di avere problemi a casa, solitamente è perché non si sente pronto a lasciare il nido e la donna dovrebbe dargli sicurezza ed essere disposta a rimandare, ma dandosi dei tempi, perché non si può di certo attendere all’infinito.
Che fretta c’è? Si può aspettare. In questo caso se l’uomo rimanda senza una motivazione reale forse è perché ha paura e ha bisogno di rassicurazioni. La donna dovrà ascoltarlo senza essere giudicante, ma mostrarsi aperta e comprensiva. Di fronte alle chiusure mai tirare troppo la corda, ma concedere del tempo per riflettere.
Le nozze sono solo una firma, meglio la convivenza. Questa presa di posizione nasconde a volte una mancanza di coraggio e in questi casi la donna dovrebbe interrogarsi sul rapporto. Se invece la convivenza è vista solo come un passaggio, allora si può di certo attendere per il vestito bianco.

Le resistenze esterne

Oltre ai blocchi interni spesso ci sono delle resistenze esterne più o meno esplicite. Un esempio? La mamma chioccia che trattiene il figliolo, un figlio nato da una precedente relazione, una ex che gli ha spezzato il cuore, gli amici scapoli o quelli divorziati: uno schieramento antimatrimonio che può condizionare il vostro uomo. In questi casi è importante che la donna offra al compagno un punto di vista alternativo, prospettando quello che di buono c’è in un matrimonio.

Cosa non fare

Mostrarsi la massaia perfetta, non serve. Meglio essere totalmente sincere e mostrare le proprie umane imperfezioni, molto più rassicuranti.
Non essere né tropo succubi né troppo servili, ma mostrarsi autonome e indipendenti. Un rapporto ha bisogno di equilibrio da parte di entrambi i partner per essere durevole.
Evitare di frequentare solo coppie sposate, non è imponendo un certo modo di vivere che si può convincere il vostro lui al matrimonio. E' giusto che sia una scelta per entrambi sentita, non l'unica soluzione possibile perché “tutti fanno così”.
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Una Pillola rosa per il desiderio di lei .........




Una Pillola rosa per il desiderio di lei

Se l’uomo può contare su molte soluzioni per riaccendere il desiderio sessuale, la donna non ha a disposizione molti farmaci.
Sono molte le giovani donne che per stanchezza, stress o disfunzioni ormonali non hanno più voglia di fare l’amore, ma ora uno studio in fase avanzata apre nuove speranze.



Un disturbo poco considerato

Pare che una donna su 10 soffra di calo del desiderio, e non solo in menopausa, perché il disturbo riguarda anche ragazze giovani. Si tratta di una disfunzione caratterizzata da carenza persistente o assenza di desiderio e di fantasie sessuali, per cui la donna non mostra nessun interesse e non riesce ad avere soddisfazione dai rapporti sessuali. Questo però non significa che lei si astiene dal fare l’amore, anzi lo fa per compiacere il partner e per paura di affrontare il problema. Tuttavia soffre perché non riesce a godere appieno di questi momenti.

Il nuovo farmaco

Studi in fase avanzata sostengono che la flibanserina, una molecola inizialmente studiata per curare la depressione, è in grado di aumentare in maniera sensibile il desiderio sessuale femminile. I dati raccolti dagli studi clinici dimostrano che 100 mg di questa sostanza, presi una volta al giorno alla sera prima di andare a letto, aumentano il numero di attività sessuali soddisfacenti e il desiderio sessuale. Inoltre si riducono anche i disagi associati al calo del desiderio.
La flibanserina non è un farmaco ormonale, ma la sua molecola agisce sul bilancio dei neurotrasmettitori cerebrali, riportandolo in equilibrio, ovvero fa in modo che non prevalga l’azione di sostanze inibitorie. Questo farmaco potrebbe rappresentare una rivoluzione in questo settore, non solo per la donna ma anche per la coppia perché aiuta a mantenere vivo il desiderio, che per vari motivi si spegne nel tempo.
Per ora questo farmaco non è ancora disponibile nelle farmacie italiane, prima verrà distribuito in America e tra un anno circa arriverà anche da noi.

Donne con calo del desiderio

Se fino a qualche tempo fa si pensava che il calo del desiderio sessuale dipendesse da fattori psicologici e sociali, oggi si è potuto costatare che questo disturbo è comune in tre categorie di donne, con particolari caratteristiche psico-sociali.

•Le donne che hanno una relazione da lungo tempo, e la carenza di desiderio è causata dalla routine dalla mancanza di stimoli;
•Donne in gravidanza o che hanno appena partorito, perché molte di queste tendono ad investire tutte le energie sul nuovo arrivato, e a risentirne spesso è la vita di coppia.
•Donne in menopausa che attraversano un periodo di disagi fisici causati da variazioni ormonali (secchezza vaginale) e psicologici (bisogno di costruire nuovi obiettivi). In questo caso spesso il sesso diventa problematico o passa in secondo piano.


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 Ecco la Pagina dei PIANETI 

del Nostro Sistema Solare 




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IMAGO 

Termine introdotto da C.G. Jung (1875-1961), con riferimento a un’Imago ‘materna’, ‘paterna’, ‘fraterna’ e divenuto di uso comune in psicanalisi. Caratterizzata come ‘rappresentazione o immagine inconscia’, l’Imago è piuttosto uno schema immaginario, un prototipo inconscio che orienta in maniera specifica il modo in cui il soggetto percepisce l’altro, ne orienta cioè le proiezioni. Formatasi sulla base delle prime relazioni del bambino con l’ambiente familiare, l’Imago non va peraltro considerata come correlato di figure reali, ma presenta carattere fantasmatico; così a un’Imago genitoriale minacciosa e terribile possono corrispondere genitori reali estremamente miti...leggi tutto -

 Pagina delle IMAGO 

 http://mundimago.org/imago.html





Le 12 costellazioni dello Zodiaco, che si trovano lungo l'eclittica, 
e vengono quindi percorse dal Sole nel suo moto apparente sulla volta celeste durante l'anno ...QUI - http://www.mundimago.org/costellazioni.html



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METEOROLOGICHE
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ASTRONOMICHE

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IMAGO
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