Le origini della trappola dell'abbandono
Fondamentalmente chi soffre della trappola dell'abbandono è convinto di perdere le persone che ama e di rimanere per sempre senza legami affettivi. Qualunque sia l'evento temuto - che la persona cara possa morire, mandarvi via oppure lasciarvi, vivete sempre con l'idea che un giorno rimarrete soli. Vi aspettate di essere lasciati e pensate che ciò non avrà mai fine. Credete di non poter mai riavere la persona che avete perso. In cuor vostro sentite di essere destinati a vivere la vostra vita in completa solitudine.
La trappola dell'Abbandono suscita in voi un senso di disperazione nei confronti dell'amore. Siete convinti che, per quanto le cose sembrino andar bene, le vostre relazioni siano destinate al fallimento. (...) Desiderate stare sempre vicini ai vostri cari e vi arrabbiate o vi impaurite esageratamente di fronte alla possibilità di un qualsiasi tipo di separazione, per quanto breve essa possa essere. Soprattutto nelle relazioni sentimentali, vi sentite emotivamente dipendenti dal vostro partner e temete di perdere il legame di intimità. (...)
Una persona caratterizzata da questa trappola in modo grave reagisce persino alle separazioni più brevi provando gli stessi sentimenti di un bambino piccolo che è stato abbandonato. (...)
Le origini della trappola dell'abbandono
- Può darsi che abbiate una predisposizione biologica all'ansia di separazione, alla difficoltà di stare soli.
- Uno dei vostri genitori è morto o se n'è andato di casa quando eravate piccoli.
- Quando eravate bambini, vostra madre è stata ricoverata in ospedale o separata da voi per un periodo di tempo prolungato.
- Siete stati allevati da una serie di bambinaie o baby sitter, o in un istituto da figure materne sempre diverse, oppure siete stati mandati in collegio quando eravate molto piccoli.
- Vostra madre era una persona incostante. A causa, per esempio, di una depressione, di frequenti esplosioni di rabbia, di una dipendenza dell'alcol o per altre ragioni, spesso si disinteressava di voi.
- I vostri genitori hanno divorziato quando eravate piccoli oppure litigavano così spesso che voi temavate che la famiglia si sarebbe disgregata.
- Avete perso l'attenzione di un genitore in misura rilevante, per esempio per la nascita di un fratello o perchè il genitore in questione si è risposato.
- La vostra era una famiglia soffocante e iperprotettiva nei vostri confronti. Da bambini non avete mai imparato ad affrontare le difficoltà della vita.
La tendenza a compromettere relazioni soddisfacenti
Anche se scegliete un partner in grado di assicurarvi una relazione stabile, sono presenti alcune insidie da evitare. Esistono, infatti, comunque dei modi attraverso cui rinforzate la vostra trappola dell'abbandono.
- Evitate di instaurare relazioni basate su una reale intimità persino con un partner adatto, perchè temete di perderlo o di legarvi troppo a lui e di essere feriti.
- Vi preoccupate eccessivamente della possibilità che il vostro partner muoia o di perderlo in un altro modo, e di ciò che fareste in questo caso.
- Reagite in modo esagerato a ogni minima cosa che il vostro partner dice o fa, e interpretate tutto come un segnale della sua intenzione di lasciarvi.
- Siete eccessivamente gelosi e possessivi.
- Mostrate un attaccamento eccessivo al vostro partner. L'ossessione di tenerlo con voi occupa tutta la vostra vita.
- Non riuscite a stare lontano dal vostro partner, nemmeno per pochi giorni.
- Non siete mai pienamente convinti che il vostro partner rimarrà con voi.
- Vi arrabbiate e accusate il vostro partner di non essere fedele e leale.
- Talvolta vi chiudete in voi stessi, assumete un atteggiamento di distacco o lasciate solo il vostro partner per punirlo per avervi a sua volta lasciati soli.(...) Ogni volta che la vostra relazione sembra minacciata in un qualsiasi modo, avete una reazione emotiva molto forte. Può trattarsi di un qualunque evento che interrompe il "contatto" con il partner - una separazione temporanea, il fatto di citare qualcuno che accende la vostra gelosia, una discussione o un mutamento d'umore del vostro partner. (...)
Generalmente coloro che hanno la trappola dell'Abbandono non stanno bene da soli: senza la persona amata si sentiranno probabilmente ansiosi, depressi o isolati. (...)
Può darsi che il tentativo di distrarsi abbia successo, ma la sensazione di isolamento affettivo è sempre presente, in agguato nell'ombra, pronta a sommergerli. Per quasi tutte le persone con la trappola dell'Abbandono c'è un limite di tempo durante il quale riescono a distrarsi e oltre il quale non sono più in grado di farlo.
(...)
Il distacco è il modo in cui si contrattacca la trappola dell'Abbandono. Con il distacco si nega il bisogno di essere in rapporto con gli altri; è un'affermazione di sfida: "Non ho bisogno di te". Nel distacco è solitamente presente anche un pò di rabbia e desiderio di punire. Volete punire il vostro partner per essersi allontanato da voi, per non avervi dato ciò di cui avevate bisogno. Sebbene questo vi aiuti a far fronte alla sensazione di abbandono, c'è un prezzo da pagare: rinunciate ai vostri sentimenti, anestetizzate le vostre emozioni.
Una perdita reale, per esempio la rottura di una relazione, ha un effetto devastante su di voi; rappresenta una conferma della convinzione che, qualunque sia la persona a cui vi rivolgete, non riuscirete mai a creare un rapporto stabile. Potreste provare sentimenti ambivalenti nei confronti della possibilità di cominciare nuove relazioni. Una parte di voi desidera entrare in rapporto con l'altro, mentre l'altra prevede l'abbandono; una parte di voi desidera l'intimità, l'altra prova rabbia, solitamente prima che sia accaduto qualcosa che la giustifichi.
La relazione potrebbe essere appena agli inizi, e a volte vi sentite come se la persona amata fosse già andata via. (...)
Di seguito sono indicati i passi da intraprendere per uscire dalla trappola dell'abbandono:
- Cercate di comprendere l'abbandono che avete subito da bambini.
- Tenete "sotto osservazione" i vostri sentimenti di abbandono. Divenite consapevoli della vostra ipersensibilità alla perdita delle persone con le quali avete i rapporti più stretti, della vostra disperata paura di rimanere soli, del vostro bisogno di aggrapparvi agli altri.
- Riesaminate le vostre relazioni passate e individuate i modelli ricorrenti. Fate un elenco dei tranelli che portano all'abbandono.
- Evitate partner instabili, ambivalenti o poco desiderosi di impegnarsi seriamente in una relazione, anche se essi suscitano in voi una notevole attrazione.
- Quando trovate un partner che è stabile e desideroso di impegnarsi nella relazione, dategli fiducia. Convincetevi che ci sarà sempre per voi e non vi lascerà.
- Lasciate al vostro partner il suo spazio, non fatevi prendere dalla gelosia e non lasciatevi andare a reazioni eccessive in occasione di separazioni del tutto normali all'interno di un sano rapporto di coppia.
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