L’Egitto discute sulla legalizzazione della necrofilia derivante da una proposta di legge che consente ai mariti di fare sesso con le mogli dopo la loro morte.
EGITTO - La rivoluzione egiziana
non ha certo creato una significativa riduzione demografica al punto da
dover ricorrere per i propri bisogni sessuali a soluzioni così assurde.
La vera ragione di questa proposta di legge risiede nel fatto che per
molti "il legame matrimoniale prosegue anche dopo la morte". Ed ecco che
a questo tocco di poesia il Parlamento musulmano non resiste e finisce
per tramutarlo nell'ennesimo strumento per calpestare la dignità della
donna.
Il concetto che “la donna sia un oggetto del marito” finisce per arrivare fino ai suoi estremi. L’Egitto sta per legalizzare la necrofilia.
Il sesso con il cadavere della propria moglie ormai priva di volontà è
una pratica accettata da molti. Anche se a noi in occidente questa cosa
può generare uno ribrezzo sproporzionato, in Egistto si sta candidamente
discutendo se legalizzare questa pratica ormai diffusa o meno.
Oltre all’atto in sé (riprovevole per
noi occidentali) bisogna anche sottolineare come questa pratica sia
pericolosa per la salute dell’uomo. Dai cadaveri infatti sono tantissime
le malattie che si possono prendere.
Oggi in Egitto c’è “il rischio”
che passino due leggi attualmente in discussione dal Parlamento. Le due
leggi presuppongono un cambiamento in negativo della posizione della
donna all’interno della società. La donna potrebbe diventare sempre più
sottomessa all’uomo di quanto non sia già.
In particolare una delle leggi vuole
l’abolizione dell’età minima del matrimonio che attualmente è fissata a
14 anni. L’altra invece, vede l’uomo proprietario del corpo della donna
anche dopo la sua morte. Prima che il cadavere vada in putrefazione l’uomo può servirsene per i suoi scopi personali.
Concepire però il sesso solo dal punto di vista fisico ed escludere la
volontà della donna diventa il colmo della schiavitù femminile. E’ come
se in Egitto si stesse discutendo se attribuire la proprietà del corpo
femminile alla donna stessa oppure al suo legittimo marito o vedovo che
quindi può servirsene per i suoi bisogni fisiologici. La possibilità di
fare sesso col cadavere della moglie potrebbe diventare legale fino ad
un massimo di sei ore dopo la morte, quando cioè il cadavere non è
ancora in putrefazione.
Un risvolto tutto materiale ad un
problema che però nasce proprio da un problema filosofico. Ad aprire il
dibattito sulla necrofilia è stato il religioso Abdul-Bari Zamzami, che
nel sosteneva che il legame matrimoniale continua anche dopo la morte.
Il CNW, Consiglio Nazionale delle Donne, ha rivolto un appello al
parlamento guidato da una giunta militare perchè le due proposte di
legge venissero respinte.
-