Non riesci proprio a sopportare che la tua metà si interessi a qualcun’altro o che faccia delle cose senza te. Controllare i movimenti del partner è per te normale,
così come fare il terzo grado, se magari rientra tardi.
Non c’è alcun dubbio, si tratta di gelosia!
Come superare allora questa gelosia ossessiva e ristabilire l'affinità di coppia ?
Le relazioni o la vita di coppia possono portare talvolta a mancanza di fiducia in sé stessi, paura di
perdere l’altra persona, o di essere rimpiazzati da qualcun’altro.
Tutte ragioni possibili della tua gelosia, ma stanca di queste scenate ripetitive la tua metà potrebbe
scegliere di allontanarsi definitivamente, se le cose non cambiano.
Quando non è con te o se parla con altre persone ti senti debole
e non puoi evitare di pensare al peggio.
Controllare il computer, il cellulare o il portafogli..
frughi in tutte le sue cose alla ricerca di un eventuale indizio.
La tua gelosia eccessiva avvelena la vostra vita di coppia pian piano, facendovi perdere la complicità, soffocandolo e allontanandolo lentamente da te.
Se diventi troppo possessiva e invadente, la rottura sarà inevitabile!
Quando diventa una malattia, è un incubo per chi la vive e per chi la subisce.
Chi non ha mai vissuto il dolore terribile di sentirsi negato dall’altro? Appena la si prova, questa
angoscia fa venir voglia di buttare tutto all’aria oppure di uccidere. Poi, a mente fredda, ci si chiede: “Ma che cosa mi è successo”? La risposta è diversa per ognuno di noi perché la gelosia è un sentimento molto complesso e cela spesso frustrazioni e desideri inconfessabili anche a se stessi. Di tutti i sentimenti, è probabilmente quello che nascondiamo di più a noi e agli altri. Ma se diventa frequente, sfiorando l’ossessione,
bisogna fare qualcosa per non rovinare la nostra vita e quella dei nostri cari.
1 – Vacanza fa spesso rima con crisi di gelosia, perché?
Perché d’estate ci sono più occasioni per uscire, si frequentano più persone, si sta più svestiti, la
seduzione del corpo scoperto può mettere a dura prova anche i più riservati e rigidi, si crea un clima di maggiore goliardia, possono calare i freni inibitori ed ecco che non ci si sente più così solidi e
inattaccabili, si teme che una terza persona possa portarci via il nostro amato/a, ci si sente in pericolo, minacciati…. e… di botto arriva la scarica di gelosia che fa perdere ogni legame con la realtà!
2 – Che cos’è la gelosia? Un sentimento o una malattia? Fino a che punto è un sentimento sano per la
coppia?La gelosia è un sentimento provocato dall’idea di poter perdere da un momento all’altro la persona amata e di essere abbandonati e che fa sperimentare a chi la vive la paura della separazione, paura di non avere nessuno che si prenda cura di lui/lei e invidia per le caratteristiche dell’altro/a, il tutto generato dal pensiero di fondo secondo cui il partner è una proprietà esclusiva.
Una gelosia “sana” raggiunge livelli accettabili e fa sentire l’altro considerato, riconosciuto, amato e, in piccole dosi, aggiunge vivacità, rinforza l’intimità della relazione e si basa su un rapporto di reciprocità: io ti amo e mi fido di te, tu mi ami e ti fidi di me.
La gelosia, invece, diventa patologica quando si attiva anche in assenza di un evento reale, inventando una realtà inesistente e costruendo, in una sorta di delirio, scenari di persone, situazioni e luoghi pressoché immaginari. Il geloso patologico vive in un continuo stato di sospettosità, controllo, paura irrazionale che sfocia nell’angoscia e nell’abbassamento dell’autostima.
3 – Il o la gelosa/o è un dipendente affettivo?
La gelosia, se non gestita adeguatamente, è ciò che ci avverte che stiamo entrando nella dimensione
della dipendenza affettiva dominati dalla paura schiacciante di rimanere da soli. Questo timore violento provoca nel geloso/dipendente affettivo comportamenti esagerati di controllo nei confronti del partner che lo fanno sentire braccato, e, per fuggire alla ricerca di maggiore leggerezza, rischiano di far si che metta effettivamente in atto il tradimento.
4 – Come uscire da questo circolo vizioso e non rovinare la propria vita e la propria relazione? Quando la gelosia fa soffrire il geloso, è utile chiedere aiuto ad uno psicologo?
Esistono degli accorgimenti per imparare a tenere a bada gli aspetti disturbanti della gelosia,
rispettando comunque il proprio modo di essere:
Per il geloso:Utilizzare comportamenti meno deleteri come ad esempio, passare dal sospetto simil-delirante alla richiesta di spiegazioni appropriate
Spiegare al partner le proprie paure, le proprie difficoltà, senza attaccare e con un linguaggio che metta l’altro in una condizione di apertura piuttosto che di chiusura difensiva
Accettare, come reale fonte di arricchimento personale, che il partner possa interagire con altre persone ed avere interessi differenti dai propri
Per chi subisce la gelosia:
Ascoltare con disponibilità i timori del partner
Modificare i comportamenti che attivano maggiormente la gelosia, come ad esempio gli atteggiamenti seduttivi, e far sentire l’altro compreso
Evitare di trascurare il proprio amato/a in presenza di altre/i
Quando, nonostante queste accortezze, la situazione rimane invariata, o se non si riesce a metterle in
pratica, è bene rivolgersi ad uno psicoterapeuta che sostenga la coppia nella soluzione delle ataviche
scenate e che aiuti ogni membro della coppia a comprendere e rispettare le fragilità dell’altro,
rinsaldando la fiducia reciproca.
5 – A volte si è gelosi del partner ma anche di chi ci circonda e si è convinti che gli altri abbiano una vita più felice… Come uscirne? Come prenderne coscienza?
Spesso si incorre nell’errore di confrontarsi con gli altri e credere che la loro vita sia sempre migliore
della propria. Questo modo di pensare quasi sempre deriva non da una reale conoscenza della
situazione, ma solo da fantasie sganciate da qualcosa di reale. Se si osserva come stanno
effettivamente le cose, astenendosi da giudizi frettolosi, si può notare come tutte le persone
attraversano nel corso della propria vita momenti più o meno difficili, anche quelle che sembrano non avere mai problemi, tristezze o difficoltà. La differenza sta nel fatto che queste ultime hanno imparato a non fare paragoni e a combattere con energia le proprie battaglie. Quindi, per uscirne, bisogna smettere di confrontarsi.
6 – Spesso, dopo la scenata, i gelosi si vergognano di quello che hanno fatto o pensato. Come riuscire a razionalizzare prima di agire/pensare?
Bisogna contare fino a mille, ricordando che una reazione impulsiva, violenta e aggressiva,
verbalmente, o ancor peggio, fisicamente, può minare definitivamente la stabilità della relazione. Può essere utile imparare una tecnica di rilassamento da utilizzare al bisogno e aspettare che l’istinto ad
agire perda forza, aspettando di calmarsi per poi, a freddo, discuterne assertivamente con il partner.
7 – Per uscirne, bisogna capire da dove viene la gelosia? Se, per esempio, affonda le sue radici nella
nostra infanzia…La comprensione dell’origine della gelosia distruttiva può essere di grande aiuto, se guidati da un esperto, perché permette di entrare in contatto con il timore profondo, nucleare, che è alla base dei comportamenti gelosi, e perché dà la possibilità di ridurre notevolmente il disagio che si prova o addirittura annullarlo completamente.
8 – Uomo o donna: chi è il più geloso?
Probabilmente la gelosia viene sperimentata in modo abbastanza equivalente, nell’uomo e nella donna. Ciò che fa la differenza è la capacità di gestirne la parte dolorosa, il disagio che provoca e le emozioni disturbanti ad essa legate. La donna sembra avere maggiori competenze e risorse emotive per affrontare queste situazioni, mentre l’uomo sembra soccombere più passivamente davanti a questa evenienza e riesce a gestirla prevalentemente attraverso l’azione, che può passare dalla sfuriata fino, purtroppo, al femminicidio.
9 – Anna soffre d’estate perché in spiaggia si convince che suo marito guardi tutte tranne lei… qualche dritta?Partendo dal presupposto che gli occhi sono fatti per guardare, se il marito di Anna esagera nel modo o nella quantità degli sguardi rivolti alle altre donne Anna, piuttosto che intristirsi o sentirsi meno bella, può parlare con lui spiegandogli il suo dispiacere quando lui si comporta in quel modo e concordando insieme un modo per ridurre il suo disagio senza sconvolgere il modo di essere di suo marito. E, perché no, magari diventare più seduttiva e giocare un po’ a corteggiarlo!
10 – Giovanna è convinta che suo marito non la ami. Lui soffre e non sa più che fare per provarle il suo amore… cosa suggerisci?È bene che Giovanna rifletta profondamente su quali prove, quali segnali ha per pensare che suo marito non la ama e una volta compresi può parlarne con lui, capire quali sono reali e quali no e sintonizzarsi su nuove regole
e abitudini concordate che tranquillizzino lei e rasserenino lui.
11 – Marco si vergogna ma non resiste: ogni volta che sua moglie riceve un messaggio lui visualizza lei con un altro e fa di tutto per riuscire a leggere i suoi sms… il tuo consiglio?
Bisogna smettere di fare i poliziotti: controllare, sospettare, indagare sono comportamenti che
allontanano, e molto, da quanto in realtà si desidera. Dato che la gelosia è dovuta a un mix di
insicurezza e bassa autostima, è necessario rinsaldare la fiducia in se stesso e nell’altro e accettare che il partner possa avere interazioni sociali anche con altre persone, che oltretutto sono nutritive per
entrambi e arricchiscono la relazione.
La gelosia di lui:
negli uomini se vissuta in un rapporto di coppia, è legata all’ambito sessuale. L’uomo non riesce a
tollerare il confronto con un altro, o meglio non sopporta l’idea che la sua donna possa provare piacere con un altro uomo. La competizione è il ricordo di situazioni ancestrali
ed è alla base della gelosia maschile.
La gelosia di lei:
La gelosia femminile è più “sottile”. La donna è più gelosa dei sentimenti che un uomo possa aver
provato per un’altra donna; non sopporta l’idea che lui possa aver amato un’altra. L’aspetto sessuale è secondario rispetto all’intimità dei pensieri e delle emozioni, che rendono la partner gelosissima e
vendicativa anche a distanza di anni.
Ma come controllarsi?
Il punto di partenza è che non si “ha” una persona che si ama. Amare non significa possedere l’altro; la persona che amiamo è altro da noi per cui possiamo condividere una vita, dei progetti, una casa, il
lavoro, ma restiamo due esseri distinti.
Ognuno di noi ha il suo mondo interiore, le proprie emozioni e facciamo scelte in autonomia. Facendo nostro questo concetto non soffriremo di gelosia.
Esiste, tuttavia, una forma di gelosia "sana" che fa bene e mantiene vivo il rapporto.
Mentre, l'atteggiamento "non geloso" di chi permette che il proprio partner frequenti persone che manifestano un'attrazione nei suoi confronti, non è una modalità rispettosa
della vita altrui ma nasconde sostanzialmente indifferenza.
CONOSCI MEGLIO IL CARATTERE DEL TUO PARTNER
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